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Ambornetti, il borgo abbandonato si trasforma in resort eco-sostenibile

Ambornetti, il borgo abbandonato si trasforma in resort eco-sostenibile
Foto di frogfra da Pixabay

Ambornetti Monviso retreat è il progetto di recupero del borgo piemontese, ideato da Carlo Ferraro con le società Laserlam e Iris. Si tratta infatti di un borgo nella montagna del Piemonte, abbandonato già da molti anni, ma destinato oggi a rinascere come resort. L’idea del giovane imprenditore piemontese Carlo Ferraro è stata proprio quella di recuperare la borgata Ambornetti, ormai disabitata, per farne un resort all’insegna della sostenibilità.

Un progetto che farà sicuramente da modello alle iniziative per il rilancio dei borghi abbandonati in Italia. L’idea, inoltre, si presenta non solo come un ottimo esempio di sviluppo immobiliare. Ma anche come un progetto perfettamente inserito nel contesto ambientale, in armonia con esso e soprattutto nel rispetto di quell’ambiente che l’ha ispirato.

Ambornetti, il borgo

Ambornetti è una borgata che si trova nel comune di Ostana, in provincia di Cuneo. Siamo alle pendici del Monviso, in una bellissima e discreta valle del Piemonte meridionale. Una valle in cui la natura si mantiene intatta ed è capace di pacificare col mondo. Proprio ciò che è stato d’ispirazione per Carlo Ferraro. La borgata tuttavia, più di 70 anni fa ha subito un forte spopolamento.

Erano già pochi gli abitanti rimasti dopo la guerra. Ma quando la maggior parte di loro si sono spostati per andare alla ricerca di un lavoro nelle fabbriche, il borgo è rimasto pressoché disabitato. Il progetto del giovane imprenditore mira proprio alla riqualificazione del territorio della montagna piemontese con un resort che valorizzi la natura e le sue potenzialità ricettive.

Parola d’ordine: sostenibilità

Il progetto Ambornetti Monviso retreat, è stato elaborato infatti, attraverso un modello sostenibile, non solo da Carlo Ferraro assieme alle due società, ma anche insieme all’aiuto del Politecnico di Torino. I suoi punti di forza saranno quindi l’autosufficienza energetica, l’utilizzo del legno dei boschi locali e un sistema di riciclo dell’acqua e dei rifiuti.

Questi saranno gli elementi chiave nella realizzazione del complesso composto da una trentina di camere coordinate e collegate tra loro con un sistema simile all’albergo diffuso. Un resort vero e proprio con tutti i comfort per i suoi ospiti. Con ristorante, centro benessere e la serie di residenze turistiche.
Il valore del progetto è di quasi 16 milioni e finora quelli già investiti sono 3.

Nel frattempo, si stanno predisponendo tutti gli strumenti urbanistici per il recupero. Un progetto incredibile, importante, che mira dunque a fare da modello per la rivitalizzazione e il recupero della montagna italiana in maniera sostenibile.

Con Ambornetti una nuova economia

La trasformazione di Ambornetti da borgo abbandonato a resort, non sarà solo un’ottima occasione per aumentare l’offerta turistica del posto, ma anche per riportare delle nuove attività economiche in montagna. Ci sarà infatti uno spazio per il coworking e anche un’area che andrà ad ospitare un’azienda agricola con stalla per capre e un minicaseificio.

Il recupero del borgo consisterà infine, nel riuso di edifici con nuove soluzioni costruttive attraverso l’utilizzo di legname locale. Ciò permetterà di trasformare la borgata Ambornetti in un’ideale base in cui andare a fare trekking, gite di scalpinismo, arrampicate, ma anche corsi di cucina, erboristeria e agricoltura.

Insomma, un progetto che fa ben sperare per le azioni di recupero della montagna e dei borghi italiani abbandonati. Luoghi fondamentali del nostro territorio in cui si mantiene intatta la nostra cultura. In cui si conservano tradizioni, dialetti e anche prodotti tipici. Luoghi dei quali sempre più persone e giovani, non solo imprenditori, ma anche turisti, comprendono il valore e lo apprezzano. Luoghi che oggi vengono recuperati in una logica smart e green, attraverso modelli di sostenibilità.

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