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Alberi in periferia, 11 nuove piante di ulivo a Centocelle

Alberi in periferia, 11 nuove piante di ulivo a Centocelle
Foto di Free-Photos da Pixabay

Il 1 febbraio dalle ore 10:30 tornano gli amici di  Alberi in periferia per piantumare 11 nuovi piccoli alberi di ulivo. L’evento è organizzato  al Parco di via delle Palme, nel giardino Don Cadmo Biavati a Centocelle

Un quartiere che risponde con il fare positivo agli scorsi atti criminali che lo hanno ingiustamente screditato . L’obiettivo è rendere più vivibili i nostri quartieri di periferia: “Se vogliono il deserto, pianteremo partecipazione”.

L’evento non finisce qui. Oltre ad arricchire l’area verde, gli alberi saranno adottati dai volontari che se ne prenderanno cura tramite iniziative e laboratori che coinvolgeranno la cittadinanza. Per capire meglio l’iniziativa Green Planet News ha fatto qualche domanda a Dario Pulcini l’Assessore alle Politiche Ambientali del V Municipio.

Come nasce il progetto per finanziare la piantumazione di alberi?

L’idea è nata da alcuni cittadini, supportata e promossa,fin dall’inizio, dall’Assessore alle Politiche Ambientali del V Municipio Dario Pulcini. Il primo evento teatrale con questo scopo è stato messo in scena il 24 ottobre presso il Centrale Preneste Teatro.

Il 23 novembre scorso, con i soldi raccolti nel corso dell’evento, è stato possibile, a Parco Somaini, piantumare le prime essenze arboree: ben 20 alberi da frutto di tipologia differente.
A seguire altri eventi: 19 dicembre all’interno di Festam(il Festival dell’Ambiente promosso e finanziato dal V Municipio) e il 17 gennaio presso la libreria Rinascita.

ll festival dell’ambiente, raccontiamo come è andato e quale riscontro concreto ha avuto

Festam, il Festival dell’Ambiente promosso e finanziato dal V Municipio, 10 giorni di iniziative socio culturali, musicali, letterarie, scientifiche, tutte legate da un unico protagonista: l’ambiente. La Giunta è riuscita, così, a coinvolgere scrittori, artisti, musicisti, professori, esperti di permacultura, biodiversità, sviluppo ecosostenibile e tanto altro. Il Festival ha avuto un grande successo e ha visto non solo la partecipazione di molti residenti, ma anche di cittadini provenienti da altre zone della capitale.

Le iniziative ecologiche trattavano tematiche non solo strettamente municipali, ma anche di livello nazionale e internazionale (tramite la proiezione gratuita di cortometraggi o film sulla natura ambientati in varie parti dell’emisfero e diretti da registi mondiali). Siamo riusciti a integrare due tematiche fondamentali e, secondo me, molto interconnesse: l’ambiente e la cultura.

Quello che posso già anticipare con grande soddisfazione è che Festam verrà replicato anche quest’anno. Abbiamo già scelto il periodo in cui verrà organizzato: dal 10 al 20 dicembre. Già ci stiamo muovendo con l’organizzazione e la programmazione. Sono orgoglioso del lavoro svolto perchè, ci tengo a ricordare, si tratta dell’unico e più importante festival sull’ambiente organizzato a Roma.

Quali altre iniziative di questo genere state pensando sul territorio e perchè?

Effettueremo delle piantumazioni partecipate, a partire da marzo, insieme alla cittadinanza. Lo scopo di queste iniziative è quello di far ri-affezionare e innamorare i cittadini del loro quartiere attraverso azioni concrete di riqualificazione, messa in sicurezza e ripristino del decoro. In questa maniera, coinvolgendo direttamente i residenti, fondiamo le basi di una cittadinanza attiva che cura la propria città e l’ambiente che circonda.
Queste non saranno le uniche iniziative che prevedono un coinvolgimento dei cittadini che abbiamo in cantiere. Continueremo, infatti, con la sistemazione partecipata delle panchine. Fino ad oggi abbiamo già sostituito o sistemato il 70% delle panchine presenti nelle aree e parchi grazie anche all’aiuto dei vari Comitati di Quartiere e cittadini volontari.
Entro quest’anno vogliamo andare ad agire su tutte le aree verdi del Municipio. I nostri progetti, oltre a stimolare una funzione educativa ed ecologica nell’anima delle persone, vengono compiuti per implementare e rigenerare parchi che, fino a qualche anno fa, venivano visti solo come aree da riqualificare dal punto di vista estetico e non ecosistemico.
Un altro progetto di partecipazione attiva è quello legato a “Il Sogno Trasformato”: primo progetto di permacultura in Europa realizzato con fondi pubblici che porterà alla creazione di food forest e orti urbani e didattici presso il Parco Giorgio de Chirico. Non solo, insieme al Centro Educazione Ambientale e ai ragazzi del Servizio Civile, effettueremo interventi di pulizia e messa in sicurezza presso le aree verdi presenti fuori e dentro le scuole. Come Amministrazione abbiamo investito importanti fondi sul verde ordinario e, in particolare, per piantare nuovi alberi e sostituire alberature e ceppaglie presenti con altre essenze più idonee per grandezza e tipologia.

Quali sono i problemi principali del territorio e quali le vostre soluzioni?

Abbiamo trovato un territorio vittima di immobilismo politico e di abusi sulle aree verdi e ludiche presenti che non venivano curate o seguite nè, tantomeno, riqualificate. Non solo, abbiamo riscontrato una totale assenza di un sistema di controllo e monitoraggio: prima si tendeva ad intervenire sempre in emergenza, senza una precedente programmazione o pianificazione.
Per questo ci siamo subito mobilitati per programmare vari e capillari interventi di pulizia e rimozione dei rifiuti. Su quest’ultimo tema voglio ricordare che, come Amministrazione, abbiamo dovuto effettuare molte bonifiche: aree invase dai rifiuti e vittime quindi di illegalità e di fenomeni di criminalità.
Per contrastare la piaga dell’abbandono dei rifiuti abbiamo posto varie fototrappole e continueremo a farlo. Un altro problema che abbiamo trovato e sul quale siamo intervenuti: abbiamo fatto una mappatura sul reticolo idrografico del territorio dopo aver chiesto l’aiuto e la collaborazione della Città Metropolitana e della Protezione Civile.
Abbiamo quindi effettuato questa mappatura che ci ha permesso di verificare la qualità delle acque. Grazie a questo scrupoloso lavoro abbiamo fatto un primo controllo sul fosso di Tor Tre Teste e abbiamo trovato degli inquinanti. Quest’ultimi sono poi risultati derivare, da indagini successive, da degli allacci in dispersione di abitazioni che sversano nei fossi.
Altra piaga che abbiamo trovato e che quotidianamente cerchiamo di combattere è quella dell’inquinamento. La centralina di Largo Preneste, purtroppo e più volte, ha registrato valori altissimi dei pm10 e, anche per questo motivo, la soluzione che stiamo offrendo è quella di implementare sempre di più le varie forme di mobilità sostenibile. In che modo? Sensibilizzando tramite eventi e incontri la cittadinanza sull’opportunità e sui benefici di scegliere un mezzo alternativo all’automobile e organizzando pedonalizzazioni nei vari quartieri.
Oltre a questo, stiamo realizzando. con l’Amministrazione Capitolina una fondamentale opera d’infrastruttura: la ciclabile su via Prenestina. Lo scorso settembre sono partiti i lavori e ricordo che sarà una bike lane lunga ben 6 kilometri per senso di marcia che, una volta completata, collegherà Porta Maggiore con la ciclabile di via Togliatti, unendo così centro e periferia. 

L’obiettivo dei volontari di “Alberi in periferia” è “creare rete” per fondare comunità eco solidali, mi può spiegare meglio di cosa si tratta?

“Creare rete” significa riportare lo spirito di comunità che, purtroppo e soprattutto nelle grandi città, si è perso negli ultimi decenni. Unire le persone per un obiettivo comune consentendo così al territorio di diventare “resiliente”. Quello che desidero è infatti vedere una popolazione che mostri e dimostri resilienza e la giusta presa di coscienza verso le tematiche ambientali. Ci rimane davvero poco tempo per salvare il pianeta e, per farlo, bisogna partire nel nostro piccolo, da quello che ci circonda ogni giorno.

Gli alberi che vengono piantumati verranno poi curati e monitorati dai cittadini del quartiere che, quindi, adotteranno le alberature. Verranno organizzati anche dei laboratori che coinvolgeranno i più piccoli per educare al rispetto dell’ambiente.

Per informazioni: https://www.facebook.com/events/180460649865756/

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai

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