L’European Compost Network (ECN) e il Consorzio Italiano Compostatori (CIC), in occasione del Congresso Mondiale 2019 di ISWA, a Bilbao, hanno lanciato S.O.S Soil “Save Organics in Soil”
L’iniziativa nasce con lo scopo di mettere in evidenza l’importanza della materia organica del suolo. Ma soprattutto, incoraggiare i responsabili politici a sviluppare strumenti che portino l’Europa ad implementare una gestione del suolo che sia sostenibile. Ora più che mai urgente.
Primi firmatari che durante l’occasione hanno sottoscritto l’iniziativa, sono: Antonis Mavropoulus, presidente della International Solid Waste Association (ISWA), Massimo Centemero, Direttore CIC, e Kristel Vandenbroek, presidente della European Compost Network (ECN). Nell’Unione europea ammontano a 173 milioni di CO2 l’anno le emissioni causate delle perdite di sostanze organiche del suolo.
Il ruolo dell’UE
Questo significa che l’UE, solo dopo l’Indonesia e prima della Federazione Russa, è il secondo più grande hotspot di emissioni al mondo. A causare ciò, è il degrado del suolo organico indotto principalmente da attività umane.
“Il suolo è una risorsa vitale e non rinnovabile per gli ecosistemi, poiché svolge un ruolo essenziale in servizi come la depurazione delle acque e la produzione alimentare”, ha sottolineato Kristel Vandenbroek.
“È anche un importante ‘magazzino’ globale del carbonio, con un potenziale significativo per ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, la capacità del suolo di fornire servizi ecosistemici – in termini di produzione alimentare, come riserva di biodiversità e come regolatore di gas, acqua e sostanze nutritive – è sottoposta a forti pressioni”.
Dopo la firma e la ratifica dell’accordo di Parigi, diventa sempre più urgente affrontare la situazione climatica. E questo anche per i più ampi settori dell’uso del suolo, implementando gli sforzi diretti alla causa. Concretamente sarebbe fondamentale ridurre l’erosione del suolo e aumentare la materia organica. La sfida per i responsabili politici riguarda, in questo momento, la capacità di sviluppare strumenti che possano bilanciare gli interessi dei privati ma anche della società.
La sfida di S.O.S. Soil
Interessi che vanno valutati e bilanciati alla luce di pratiche di gestione del territorio che siano sostenibili e a prova di clima. Il tutto, dando priorità al mantenimento di riserve di carbonio nei territori che ne sono ben dotati prevenendo o minimizzando lavorazioni di quei territori destinati a prati e pascoli permanenti. Minimizzando inoltre, ulteriori perdite di carbonio da terreni coltivati.
Ma ciò che l’iniziativa, in particolare, va a promuovere è l’aggiunta di materia organica di qualità igienizzata e stabilizzata proveniente dal trattamento biologico delle biomasse di provenienza agricola, agroindustriale e urbana (come i rifiuti organici). E arricchire di elementi nutritivi e microrganismi il suolo, andando così ad incentivare i cicli biologici.
Fondamentale per l’iniziativa S.O.S. Soil, è ridurre al minimo le perdite di carbonio e aumentare la sostanza organica del suolo. Incoraggiando l’uso di nutrienti che provengano dal riciclo (ad esempio i fertilizzanti rinnovabili). Il tutto non solo in vista di un miglioramento del clima, ma anche per un miglioramento della fertilità del suolo e della qualità di acqua e aria.
“Il riciclaggio organico svolge un ruolo importante nell’economia circolare. È un elemento chiave nella mitigazione del clima e nel preservare la fertilità del suolo. Sono molto orgoglioso di ospitare il lancio di questa iniziativa che sottolinea l’importanza del suolo nell’economia circolare”, ha aggiunto il presidente dell’ISWA, Antonis Mavropoulus.
La sottoscrizione del manifesto “Save Organics in Soil” è aperta a organizzazioni, aziende, ONG, ricercatori e cittadini. Ad Ecomondo il CIC ed ECN proseguiranno la raccolta di adesioni presso lo stand D3.