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Effetto Farfalla, educatori ambientali nelle spiagge sarde

Foto Pexels

Saranno oltre 100 gli educatori ambientali che durante la stagione estiva si troveranno nelle spiagge delle coste sarde allo scopo di coinvolgere i loro frequentatori nel rispetto di quello stesso ambiente naturale e non solo

Da dove partire, infatti, se non dai nostri mari che sempre di più sembrano contaminati dall’inquinamento e soprattutto quello da plastica?

Un’azione di sensibilizzazione quello dei CEAS della Sardegna -Centri di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità- che vedrà i suoi professionisti ambientali impegnati nell’informazione, divulgazione, sensibilizzazione sulla fragilità dell’ecosistema marino e su ciò che ciascuno di noi può fare per la salute del nostro pianeta.

Il progetto Effetto Farfalla e la campagna di comunicazione sono stati presentati proprio ieri, venerdì 2 agosto, nella sala Saint-Exupéry all’aeroporto di Alghero, una delle sedi di contatto con i turisti, dal Direttore del Parco Mariano Mariani e dai rappresentanti della Regione Autonoma della Sardegna, Servizio SASI dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente alla presenza delle associazioni ambientaliste.

L’evento, con i suoi educatori, andrà a coinvolgere bambini, bambine, ragazzi e ragazze, genitori, cittadini, turisti che si troveranno a godere della bellezza delle spiagge dell’Isola. Il nome del progetto si ispira invece, alla teoria di Edward Lorenz, basata sul concetto che piccole variazioni nelle condizioni iniziali, sono in grado di produrre grandi variazioni nei comportamenti a lungo termine.

Ed è esattamente questo il fine dell’intera iniziativa, il cui slogan è appunto: “Piccoli gesti per grandi cambiamenti”. Uno slogan che va ad unire tutti i CEAS della Sardegna – coordinati dal CEAS Porto Conte di Alghero, capofila del progetto promosso e finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Servizio SASI dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente.

Tante piccole azioni che ciascuno di noi può effettivamente compiere e che andandosi a sommare, potranno davvero creare il grande cambiamento sperato. Ma tante sono le iniziative che anche i CEAS andranno a realizzare nei propri territori di appartenenza: giornate di sensibilizzazione in spiaggia ed incontri tematici dove si affronteranno le questioni centrali per la salute del nostro pianeta.

Sono previste anche attività di educazione ambientale nelle scuole con particolare attenzione ai problemi dei litorali sardi: abbandono della plastica e dei rifiuti, furto di sabbia, danni ai monumenti naturali, scarso rispetto verso la flora e la fauna.

Il progetto prevede la produzione di materiale informativo tematico che sarà distribuito in migliaia di copie nelle località interessate. Particolarmente significativa è poi l’immagine principale della campagna di comunicazione, rappresentata da un pesce ottenuto con rifiuti di plastica per evidenziare gli effetti dannosi e mortali della plastica e delle micro-plastiche sulla fauna marina e indirettamente sull’uomo.

Ma non è finita qui, perché durante la conferenza, il direttore Mariano Mariani ha annunciato anche un Parco Plastic Free per cui è stato adottato un provvedimento, in questo senso: “Per ridurre, fino alla completa eliminazione nell’arco di 12 mesi, l’uso della plastica, sostituendola con vetro, alluminio o prodotti biodegradabili in tutti gli uffici dell’Ente Parco e nelle diverse pertinenze”. Infine, il direttore ha invitato al primo piccolo gesto del progetto Effetto Farfalla: “Firmare la petizione #stopplasticpollution del WWF”.

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