Green Planet News vi propone di scoprire cinque dei 24 Parchi Nazionali Italiani, dal Nord al Sud, dalle montagne al mare. Un’occasione da non perdere per scoprire la natura e la storia del nostro Paese
Quanti e quali sono i Parchi Nazionali in Italia? Sono 24 dal Vesuvio al Gran Sasso, dalle Dolomiti al Gennargentu, dall’Arcipelago di La Maddalena al Gran Paradiso, come indicano i dati nel del Ministero dell’Ambiente.
Ognuno dei 24 Parchi Nazionali Italiani ha caratteristiche ambientali uniche che lo rendono una meta inesauribile per un turismo all’aria aperta a contatto diretto con la natura. L’Italia è al quarto posto in Europa per numero di parchi, dopo Norvegia (36 parchi), Finlandia (35 parchi) e Svezia (28 parchi).
Il Parco Naturale è un’ area naturale protetta che appartiene alla categoria II dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN). Ha un importante valore scientifico, può essere terrestre, terrestre, lacustre, fluviale o marina con formazioni fisiche, geologiche e biologiche.
Parco Nazionale del Gran Paradiso
L’area protetta del Gran Paradiso, si trova tra il Piemonte e la Valle d’Aosta, con i suoi settantamila ettari di terreno rappresenta una delle zone naturali più importanti d’Italia. La Valle Orco e la Valle Soana sono le due valli piemontesi del parco.
La Valle di Cogne è uno dei luoghi più noti del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Da visitare le bellissime cascate di Lillaz. Un territorio ricco di vigneti e tradizioni culinarie, i comuni del Parco Nazionale del Gran Paradiso propongono una lunga lista di vini pregiati, tra cui il Pinot Nero, e formaggi unici come la Fontina DOP.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è il luogo perfetto per tutti gli amanti della natura, con le specie floreali e faunistiche più belle dei boschi italiani. Marmotte, lepri bianche, il camoscio l’elegante stambecco delle Alpi e la maestosa aquila reale. Con centinaia di specie colorate e introvabili di uccelli è il luogo ideale per chi ama il birdwatching. Da non dimenticare le valli intorno a Rhemes Saint Georges che regalano alcune delle più belle vedute panoramiche di tutto il Parco. Per approfondire.
Parco Nazionale delle Cinque Terre
È il 1997 quando l’UNESCO, su richiesta della provincia di La Spezia, inserisce le Cinque Terre, insieme a Portovenere, Palmaria, Tino e Tinetto, tra i Patrimoni dell’Umanità. Dalla montagna al mare, il Parco offre un paesaggio ricco e vario, con piccole baie e spiaggette incantevoli, vigneti e ulivi, e spettacolari sentieri panoramici su pendìì scoscesi a strapiombo sul mare.
Caratteristica è la coltivazione della vite in terrazzamenti, resa possibile dalla realizzazione di muri a secco costituiti esclusivamente con massi d’arenaria sovrapposti e riempiti di pietrisco e terra, senza l’uso di alcun materiale di coesione.
Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore. Ognuno con la propria storia, dai limoni di Monterosso al porticciolo di Vernazza. A Monterosso, località Fegina, vale la pena visitare la villa in stile liberty della famiglia Montale.
Vernazza, con i suoi vicoli, il Santuario di Nostra Signora di Reggio, la piazzetta e la vista panoramica è tra i borghi più caratteristici. E ancora l’antico borgo romano di Corniglia e la colorata Manarola, in cui è possibile visitare il vecchio frantoio, recentemente ristrutturato dall’ente Parco Nazionale delle Cinque Terre. Il giro si conclude con Riomaggiore, da cui parte la celebre via dell’Amore, un sentiero scavato nella roccia a picco sul mare.
Portovenere è il luogo ideale per chi si vuole concedersi qualche giorno di pace al mare. Un gioiello di architettura caratterizzato da case colorate, vicoli stretti, fiori, profumi, un angolo di paradiso che ha ispirato il poeta inglese George Byron. Ne è testimonianza la grotta intitolata al poeta poco distante dalla chiesa di San Pietro.
Le Cinque Terre, ispirazione per alcuni dei più grandi poeti e artisti di sempre
Ursone, Dante Alighieri, Boccaccio, Vincenzo Cardarelli, Telemaco Signorini, primo fra tutti Eugenio Montale, premio Nobel per letteratura nel 1975. All’inizio del Novecento un ancora sconosciuto Eugenio Montale trascorre l’infanzia e la giovinezza a Monterosso osservando il mare, le tempeste e il mutare delle stagioni. È la natura aspra e selvaggia delle Cinque Terre che prende vita negli indimenticabili versi del poeta.
Tramontana (Eugenio Montale da Ossi di Seppia – 1925)
Ed ora son spariti i circoli d’ansia
che discorrevano il lago del cuore
e quel friggere vasto della materia
che discolora e muore.
Oggi una volontà di ferro spazza l’aria,
divelle gli arbusti, strapazza i palmizi
e nel mare compresso scava
grandi solchi crestati di bava.
Ogni forma si squassa nel subbuglio
degli elementi; è un urlo solo, un muglio
di scerpate esistenze: tutto schianta
l’ora che passa: viaggiano la cupola del cielo
non sai se foglie o uccelli – e non son più.
E tu che tutta ti scrolli fra i tonfi
dei venti disfrenati
e stringi a te i bracci gonfi
di fiori non ancora nati;
come senti nemici
gli spiriti che la convulsa terra
sorvolano a sciami,
mia vita sottile, e come ami
oggi le tue radici.
Il Parco si articola in due aree: quella costiera, caratterizzata dal verde della macchia di vegetazione che la ricopre, e quella marina, oggi area protetta. Gli amanti di diving possono immergersi nei bellissimi fondali delle Cinque Terre esplorando la variopinta vita marina. Chi invece preferisce la terraferma, può percorrere i numerosi sentieri che si inerpicano lungo le alture dell’area: quale occasione per fare trekking godendo del magico panorama del Parco Nazionale delle Cinque Terre? Per approfondire.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Con i suoi 150.000 ettari il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è il terzo più grande parco naturale d’Italia. Una superficie che tocca ben tre regioni: l’Abruzzo, il Lazio e le Marche. Rocca Calascio, il castello più elevato d’Italia, si trova nel territorio del comune di Calascio, in provincia dell’Aquila, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
La Rocca di Calascio si trova nell’Appenino a 1460 metri sul livello del mare. Un luogo magico circondato da meraviglie: alle spalle la catena del Gran Sasso d’Italia e l’altopiano di Campo Imperatore, difronte alla Maiella e la catena del Sirente-Velino e in lontananza la Conca Peligna. Il castello medioevale, utilizzato nell’antichità come punto d’osservazione militare per la sua ottima posizione, molto elevata. Si trova a poca distanza dalla piana di Campo Imperatore e domina la Valle del Tirino e l’Altopiano di Navelli. Oggetto, inoltre, di set cinematografici, ricordiamo il film Lady Hawke”(1985), un fantasy in costume ambientato nel medioevo con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer e il recente Padre Pio da Pietralcina (2000) con Sergio Castellitto. Per approfondire.
Fauna e foreste del parco
Le specie animali del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sono tantissime. Dai grandi mammiferi agli uccelli colorati, fino ai piccoli anfibi e insetti che popolano boschi, corsi d’acqua e praterie del Parco. L’animale simbolo è il camoscio appenninico, sono presenti anche il lupo, il cervo e l’aquila reale. La biodiversità la fa da padrona, dal bosco vetusto di Aschiero alle radure di Valle Vaccaro, continuando per i castagneti e i faggeti.
Fortezza di Civitella del Tronto
Civitella del Tronto è una delle più monumentali opere di ingegneria militare mai costruite in Italia. Il Forte, che domina la vallata del Salinello dall’alto di uno sperone roccioso. Sono 25.000 metri quadrati di superficie, tra torri, cinta murarie e antichi edifici per cinquecento metri di lunghezza. Per approfondire.
Parco Nazionale del Circeo
Il Parco Nazionale del Circeo si sviluppa sulla costa laziale ricoprendo una superficie di oltre 5600 ettari. È un Parco storico, istituito nel 1934 per proteggere un complesso sistema di biodiversità. Un isola, un promontorio, quattro laghi costieri, dune che si affacciano sul mare e più di tremila ettari di foresta incontaminata sono il Parco Nazionale del Circeo. La Selva di Circe è un ecosistema meraviglioso e particolarmente vario.
Proprio questa incredibile varietà rende il Parco un habitat ideale per centinaia di specie animali e vegetali differenti. Questa foresta planiziale, dichiarata Riserva della biosfera dall’Unesco, è attraversata da un reticolo di sentieri pedonali e ciclabili, offrendo la possibilità ai visitatori di avvistare numerosi animali.
I centri storici e i siti archeologici, armonia tra uomo e natura
La Villa di Domiziano rappresenta una delle più grandi meraviglie del Parco. Costruita sulla sponda del Lago di Paola, ricopre una superficie di quasi 4 chilometri quadrati all’interno del comune di Sabaudia. È un enorme struttura del I secolo d.C. appartenuta all’imperatore Domiziano, importante per le incredibili opere idrauliche realizzate dagli architetti del tempo.
Il borgo di Villa Fogliano e il centro storico di San Felice, monumenti, palazzi d’epoca e meravigliosi giardini botanici , da segnalare, inoltre, le Necropoli di Selva Piana e di Cala dei Pescatori. Per approfondire.
Il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu in Sardegna
Si estende per 73.935 ettari, toccando le province di Nuoro, Ogliastra e Cagliari. È uno dei parchi naturali più selvaggi d’Italia, con chilometri e chilometri di paesaggi costieri e montani completamente incontaminati. Istìtuito nel 1998, il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu rappresenta ancora oggi una risorsa di valore inestimabile per la Sardegna.
Sono numerosi i punti panoramici che offrono una vista a 360° sull’isola, come il Bruncu Spina e Punta La Marmora che, con i loro abbondanti 1800 metri, sono le vette più alte dell’area. Il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu è un luogo incontaminato dov’è possibile avvistare la volpe, la marmotta, il gatto selvatico e perfino l’aquila reale.
Montagna, mare e aree archeologiche
Le acque blu e cristalline del Golfo di Orosei si infrangono su lunghe pareti calcaree a falesia. Cala Luna, e splendide grotte marine, di cui la più conosciuta è Bue Marino, che deve il suo nome agli avvistamenti nella zona della foca monaca: una delle tante specie marine che rendono il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu un ottimo punto di immersione.
Vicino a Lanusei si trova il sito archeologico di Sa Carcaredda e tra Ogliastra e Barbagia è possibile visitare l’area archeologica di S’Arcu ‘e Is Forros, caratterizzata da un grande tempio “a megaron” e da altri edifici in cui si svolgeva la vita quotidiana e di culto degli antichi abitanti della zona. Per approfondire.
Elenco dei Parchi Nazionali d’Italia
Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Parco Nazionale del Cilento
Parco Nazionale del Circeo
Parco Nazionale del Gargano
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu
Parco Nazionale del Gran Paradiso
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Parco Nazionale del Pollino
Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano
Parco Nazionale dell’Asinara
Parco Nazionale della Sila
Parco Nazionale della Val Grande
Parco Nazionale delle Cinque Terre
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Parco Nazionale dello Stelvio
Parco Nazionale del Vesuvio
Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Parco Nazionale dell’Aspromonte
Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Parco Nazionale Appennino Lucano
Parco Nazionale della Maje