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Greenways in Italia, turismo sostenibile e valorizzazione dei territori

Greenways in Italia, turismo sostenibile e valorizzazione dei territori
Foto di Meridy Scott da Pixabay

Secondo l’articolo 1 dello statuto dell’Associazione Italiana Greenways Onlus, “il termine Greenways può essere interpretato come un sistema di territori lineari tra loro connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale”

In ottica di mobilità, “le greenways possono costituire un sistema di percorsi dedicati a una circolazione non motorizzata in grado di connettere le popolazioni con le risorse del territorio (naturali, agricole, paesaggistiche, storico-culturali) e con i “centri di vita” degli insediamenti urbanistici, sia nelle città sia nelle aree rurali.” Con quale obiettivo? Recuperare infrastrutture e strutture esistenti, sentieri, strade storiche, alzaie, linee ferroviarie dismesse, strade rurali minori, per la realizzazione di percorsi e di strutture di servizio. Un bel modo di valorizzare interi territori e spostarsi in salute. La propria, dell’ambiente e dell’economia del posto.

Greenways, le linee ferroviarie dismesse

In Italia le ferrovie dismesse sono tantissime, un bell’esempio di greenways. Sempre di più però negli ultimi anni stanno avendo la possibilità di rinascere: dei circa 7.000 km di binari abbandonati, circa 1.300 sono l’oggetto di iniziative e progetti volti a recuperarli. La loro costruzione, avvenuta a cavallo tra Ottocento e Novecento, ha rappresentato un momento significativo di collegamento e sviluppo per la popolazione italiana. Le vecchie strade ferrate diventano le mete perfette per turisti green amanti della bicicletta e delle lunghe passeggiate. Ogni regione ha le sue greenways, ferrovie abbandonate trasformate in piste ciclabili: Dalla Via delle Risorgive in Piemonte, alla Ferrovia Valmorea in Lombardia. Dalla Ora–Predazzo in Trentino-Alto Adige, alla Ciclovia Alpe Adria in Friuli-Venezia Giulia. Dalla Modena–Vignola in Emilia-Romagna, alla Spoleto–Norcia in Umbria. Dalla Godrano–San Carlo in Sicilia, alla Calangianus–Monti in Sardegna.

Alcune proposte

In Liguria, nel cuore delle Cinque Terre: da Levanto a Bonassola (facile)

L’itinerario ciclo pedonale parte da Levanto in provincia di La Spezia e attraversando il paese di Bonassola raggiunge la cittadina di Framura, per una lunghezza complessiva di 11 km A/R.Una pista ciclabile realizzata recuperando lo storico tracciato ferroviario ottocentesco della Genova-Pisa, dismessa nel 1970, che univa Levanto a Framura. È un percorso ciclopedonale tra mare e monti, tra erbe aromatiche e vecchie gallerie abbastanza agevole, un itinerario di rara bellezza.

In Umbria, nel cuore della Val Nerina: l’ex ferrovia Spoleto-Norcia

La ferrovia viene inaugurata nel 1926 e, tranne una breve interruzione nel corso della Seconda Guerra Mondiale, rimane attiva fino alla dismissione del 1968. Divenuta pista ciclabile, ora è un percorso lungo 52 km fra la città di Spoleto, le colline, la Valnerina e Norcia, attraverso 19 gallerie e 24 ponti e viadotti.

Cosa c’è da vedere lungo la ferrovia Spoleto-Norcia?

Spoleto, con il suo bellissimo duomo, la rocca albornoziana, i palazzi ed i suoi monumenti, la Valnerina con i paesini di Castel San Felice, Borgo Cerreto fino ad arrivare a Piazza San Benedetto a Norcia alle porte del parco nazionale dei Monti Sibillini, un’area protetta di grande interesse per la biodiversità presente ed i paesaggi. Dal 2016 viene organizzata la Spoleto-Norcia in Mountain Bike , evento adatto a tutti con 4 percorsi di difficoltà diversi tra cui scegliere.

Per approfondire

FS e RFI, Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse (2017-2019). Albano Marcarini e Roberto Rovelli, Atlante Italiano delle Ferrovie in Disuso edito dall’Istituto Geografico Militare, la prima opera completa riguardante lo stato del nostro patrimonio ferroviario statale e in concessione con le prospettive per il suo recupero. Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai. Leggi anche
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