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Crowdfunding energetico secondo Edison: i casi di Palestro e Barge

Crowdfunding energetico secondo Edison: i casi di Palestro e Barge
Foto Pixabay

Un doppio finanziamento collettivo per due progetti promossi da Edison, uno dei maggiori operatori del settore energetico in Italia, a Palestro e Barge. Un crowdfunding energetico che ha dato, sta avendo, i suoi frutti. I cittadini hanno risposto in pieno e velocemente alle richieste, nel giro di pochi giorni tra ottobre e novembre 2018. Vediamo di che si tratta esattamente.

Edison Crowd per Palestro

Il primo progetto di crowdfunding per produrre energia rinnovabile lanciato da Edison riguarda le province di Pavia, Vercelli e Novara dove i cittadini sono diventati protagonisti a tutto tondo, attraverso l’iniziativa Edison Crowd per Palestro, luogo in cui si sta costruendo una centrale mini-idroelettrica sulle sponde del fiume Sesia. In pratica si è creato un vero e proprio dialogo tra l’azienda energetica e la collettività locale, con il coinvolgimento di tutti gli attori protagonisti.

Una centrale mini-idroelettrica per 4500 famiglie

I cittadini hanno contribuito a finanziare la centrale mini-idroelettrica di Palestro con importi tra 100 e 5mila  euro. Ogni prestatore può beneficiare dopo un anno di un tasso di interesse fisso annuo lordo pari al 7% se residente nelle province di Pavia, Vercelli e Novara; 5% annuo lordo per i residenti in altre province in possesso di un contratto luce, gas o servizi di Edison Energia; 4% annuo lordo per tutti gli altri prestatori. L’iniziativa Edison Crowd per Palestro è durata 30 giorni e sono stati raccolti oltre 250mila euro. La centrale, in gran parte interrata, si integra in pieno con il contesto e il paesaggio circostante: secondo le previsioni produrrà circa 13.500.000 kWh all’anno, corrispondenti al fabbisogno energetico di circa 4.500 famiglie, senza emissione di CO₂. L’entrata in esercizio è prevista entro agosto 2019.

Edison Crowd per Barge

L’altro progetto Edison Crowd ha avuto una campagna di finanziamento crowdfunding velocissima: in meno di 72 ore dall’apertura, il 21 novembre 2018 (avrebbe dovuto durare fino al 10 dicembre), si è raggiunta la somma collettiva prevista, 100mila euro. I cittadini hanno elargito il denaro con cifre tra 100 e 4mila euro. L’obiettivo: contribuire alla realizzazione di un impianto di teleriscaldamento per abbattere le emissioni derivanti dalle caldaie nella città di Barge, Cuneo, visto che le sostituisce abbattendo l’uso dei combustibili fossili, gas naturale e gasolio.

Ma che cos’è esattamente questo teleriscaldamento? Un sistema di riscaldamento a distanza, costituito da una centrale termica che produce calore e da una rete di tubazioni che lo distribuisce, sotto forma di acqua calda surriscaldata.

Teleriscaldamento per 500 famiglie

La Centrale di Barge è progettata per fornire 7.600.000 kWh all’anno, corrispondenti al fabbisogno di climatizzazione e acqua calda sanitaria di circa 500 famiglie. Anche in questo caso si evita l’emissione in atmosfera di qualcosa come 2mila tonnellate di CO₂. L’energia termica sarà prodotta nella centrale attraverso tre caldaie alimentate a biomassa legnosa forestale (ciascuna da 800 kW termici) e un motore cogenerativo alimentato a gas naturale ad alta efficienza (da 210 kW elettrici e 325 kW termici). E la biomassa legnosa arriverà dai boschi locali, derivante della loro manutenzione in modo mirato e combattendo il dissesto idrogeologico. Il cantiere per la centrale di teleriscaldamento di Barge è stato aperto ad agosto 2018 e sarà completato entro il 2021.

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