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Mater-Bi: ma chi è costei?

Foto di Giftpundits.com da Pexels

Mater-Bi: così si chiama una famiglia di bioplastiche completamente biodegradabili e compostabili con le quali si realizzano prodotti a ridotto impatto ambientale che caratterizzano la nostra vita quotidiana. Davvero? Proprio così

Quando andiamo a fare la spesa, ad esempio, abbiamo a che fare con Mater-Bi perché è il materiale con cui si ottengono i sacchetti per contenere frutta, verdura e alimenti vari. Sono conformi alla normativa shopper e biodegradabili secondo lo standard EN13432 e ideali per la raccolta della frazione umida, trasformandosi in fertile e utile compost.

Tra parentesi: diffidare degli shopper che non hanno i loghi attestanti la conformità allo standard di cui sopra, EN13432, o che hanno diciture tipo “Biodegradabile entro 3-5 anni” o “in tempi medio-lunghi” o “Difendi la natura”, “Sono una busta ecologica”… perché molto probabilmente non dicono la verità.

In realtà qualsiasi alimento si può sposare con la bio-plastica. All’inizio di gennaio, ad esempio, è stata presentata al Marca, il Salone internazionale dedicato ai prodotti a Marca del Distributore, una particolare busta per la mozzarella costruita in Mater-Bi. È frutto di una preziosa collaborazione tra la Cooperativa Sociale “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra” e Cooperativa Ventuno, imprese sociali nate sul terreno della lotta alla camorra e all’illegalità. Può essere smaltita assieme agli scarti alimentari.

Con la famiglia Mater-Bi si realizza pure la linea Foodservice, cioè piatti, bicchieri, posate, ciotole, coppette e palette gelato, coperchi per bicchieri, packaging vari, tutti idonei al contatto alimentare.

Non è dimenticato il settore agricolo. Con le bioplastiche Mater-Bi si ottengono materiali usati nelle coltivazioni, come i teli per le pacciamature, che non devono essere recuperati e smaltiti al termine del ciclo di coltura. Vengono infatti lavorati nel terreno, dove si biodegradano ad opera dei microrganismi, consentendo quindi un risparmio di termini di tempo e risorse.

Mater-Bi, creata da Novamont, è composta da amido di mais (seminato non su terreni deforestati o suoli vergini) e oli vegetali (no palma e soia) che necessitano di poca irrigazione. C’è da ricordare che in tutta l’Unione Europea viene usata per le bioplastiche una piccola percentuale, solo l’1%, della produzione complessiva di amido di maisQuesti componenti sono tutti coltivati in Europa con metodi tradizionali, senza modificazioni genetiche.

Un appuntamento utile per saperne di più è durante “Fa’ La Cosa Giusta”, la prima fiera nazionale del consumo critico e stili di vita sostenibili, 8-10 marzo, presso Fieramilanocity – Via Calatafimi 10, Milano, dove sarà presente Novamont tra gli espositori. Intanto, per capire bene cosa è Mater-Bi, ecco un progetto educational interattivo, colorato e allegro: “Le avventure di Bia de Compostabilis”, Il Mistero della Terra che si ricava dai Rifiuti Organici “: cliccate qui. E questa Bia de Compostabilis è la simpatica mascotte del Mater-Bi nata dalla penna dell’illustratore Paolo Mottura.

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