Libro da scambiare con un rifiuto, come una lattina o una bottiglia di plastica. Invece di buttarlo (chissà dove, spesso è la realtà) si consegna in libreria e si porta a casa un volume che promuove la lettura, di tutta la famiglia. Davvero una bella idea
L’ispirazione arriva da Michele Gentile, librario della Ex Libris Cafè di Polla, un piccolo comune in provincia di Salerno di appena 5mila abitanti.
Il suo desiderio di far leggere l’ha portato qualche anno fa a inventare il progetto “libro sospeso”: si basa sul famoso “caffè sospeso” che da sempre trova fortuna a Napoli e dintorni. Così come si va in un bar e si paga un doppio caffè, sospeso appunto, da destinare a qualcuno meno fortunato, qui a Polla si entra in libreria: si comprano due volumi, uno per sé e uno per un potenziale lettore che non può permetterselo.
La filosofia è: se una persona non entra in libreria, è la libreria che deve cercare la persona.
E così ora il libraio Michele, che si è definito “Book clochard”, in quanto recupera anzi elemosina come dice lui libri da ogni luogo e da chiunque, nella sua libreria raccoglie rifiuti che vengono consegnati ai centri di raccolta dedicati (la Metalfer di Polla).
Con l’iniziativa “Non rifiutiamoci”, dando libri al posto di lattine e bottiglie, ma anche fili e tutto quanto può essere riciclato, ha raccolto qualcosa come oltre 3 quintali di alluminio grazie soprattutto alla collaborazione dei più piccoli, gli alunni di elementari e medie di Polla e Sala Consolina. In base al peso dei rifiuti consegnati si ha un equivalente in libri, secondo precise quotazioni di mercato giornaliere: indicativamente, se si consegnano rifiuti di alluminio di circa 20 kg, si può portare a casa un libro che costa 10 euro, a fronte di 12 kg di rame, ecco un aggiornato atlante geografico e così via.
Dunque, suscitare rispetto dell’ambiente e contribuire all’amore per i libri e la lettura: davvero un bel colpo per concretizzare l’economia circolare.
Da ricordare anche che il libraio di Polla ha messo a punto altre iniziative come il Book Bus, in collaborazione con le Autolinee Curcio: durante i viaggi di lunga percorrenza i mezzi diventano vere e proprie biblioteche viaggianti. I viaggiatori hanno la possibilità di scegliere un libro e di immergersi nella lettura fino a quando arrivano a destinazione, decidendo di prendere in prestito la pubblicazione o comprarla.
C’è poi pure “In viaggio con l’autore”: sempre sui bus uno scrittore presenta il suo lavoro durante il tragitto, raccontando le sue emozioni, rispondendo alle curiosità dei lettori e leggendo qualche brano.
Le librerie come luoghi di aggregazione culturale e di buone pratiche per la salute di ambiente e persone: ce ne dovrebbero essere tante quasi come le utilissime farmacie. Sono una necessità: ci riusciamo?