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La nuova Ecotassa: le indicazioni di e_mob pilastri del provvedimento

Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

La nuova Ecotassa: le indicazioni di e_mob pilastri del provvedimento. All’interno della manovra di bilancio, approvata alla Camera e in attesa del via libera del Senato, è stata inserita la norma sull’ecotassa rivista rispetto alla sua prima formulazione fortemente ed aspramente criticata.

Noi di GP News vi avevamo illustrato quelle che erano state le osservazioni al provvedimento da parte di e_mob, il coordinamento dei promotori della mobilità elettrica. Andando ad analizzare il testo definitivo è evidente che i rilievi sottoposti all’esecutivo nella riunione del 12 dicembre al Mise sono stati tenuti in considerazione ed in larga parte recepiti.

In particolare, sono state accolte le proposte di innalzare il limite delle emissioni di CO2 dal quale entra in vigore l’ecotassa e di abbassare quello per le vetture che possono accedere al contributo statale all’acquisto. Ma soprattutto si è voluto accelerare per un definitivo e necessario passo verso i motori elettrici e ibridi.

Il coordinatore di e_mob, Camillo Piazza, commentando il provvedimento a sottolineato come: “Non è il provvedimento perfetto, ma è un segnale significativo per il settore della mobilità elettrica. Abbiamo apprezzato il lavoro svolto dal Governo, il primo a strutturare un provvedimento che favorisce la diffusione dei veicoli elettrici”.

La nuova Ecotassa: le indicazioni di e_mob pilastri del provvedimento

Malus: sovrapprezzo oltre i 160 grammi/km

Analizzando da vicino i punti salienti del testo vediamo come, sul fronte malus, sia stata recepita la necessità di tutelare le fasce più deboli eliminando la sovratassa all’acquisto per i modelli più piccoli, come city car, utilitarie e compatte.

Per ottenere tale risultato l’esecutivo ha innalzato il limite minimo di introduzione dell’ecotassa da 110 grammi/km di CO2 agli attuali 161 grammi/km di CO2. Inoltre, si riducono gli importi della sovratassa, con la prima fascia (161-175 g/km) destinata a pagare 1.100 euro (nella proposta originaria erano 1.500 euro), cifra accresciuta fino a un massimo di 2.500 euro (3.000 nella proposta originaria) secondo la tabella riportata sotto.

NEDC (New European Driving Cycle) è una procedura comune europea per la misurazione dei consumi reali e delle emissioni inquinanti.

Bonus: emissioni fino a 70 grammi/km

Accolta dal Governo pure la proposta di e_mob di limitare gli incentivi alle sole vetture con emissioni di CO2 inferiori ai 71 grammi/km, eliminando di fatto il contributo per la fascia da 71 a 90 grammi/km di CO2 che nella proposta originaria riceveva un’agevolazione all’acquisto di 1.500 euro. In questo modo saranno finanziate solamente le auto elettriche pure e le ibride plug-in.

Novità del provvedimento governativo è l’introduzione della rottamazione di un modello Euro 4 o inferiore, non obbligatoria, ma utile per accedere a incentivi di importo superiore. Secondo la nuova formula, le auto con emissioni inferiori ai 21 grammi/km di CO2 ottengono uno “sconto” statale di 6.000 euro (come da proposta originaria) in presenza di rottamazione e di 4.000 euro se non è presente una vettura destinata alla demolizione. Per la fascia da 21 a 70 grammi/km di CO2 gli importi sono rispettivamente di 2.500 e 1.500 euro. I contributi sono concessi solo per le vetture con un listino inferiore ai 45.000 euro Iva esclusa (54.900 Iva inclusa).

La nuova Ecotassa: le indicazioni di e_mob pilastri del provvedimento (Foto Pixabay)

Wall Box domestiche e colonnine per la ricarica

Nel provvedimento dell’esecutivo entra pure un’altra richiesta di e_mob, quella di agevolare l’installazione di wall box domestiche e di colonnine per la ricarica privata. In particolare, viene riconosciuta una detrazione d’imposta lorda del 50% (fino a un massimo di 3.000 euro) per le spese sostenute per l’infrastruttura di ricarica e/o per la richiesta di potenza addizionale fino a 7 kW. L’agevolazione è valida per le opere effettuate dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021 e fino all’esaurimento delle risorse, di 60 milioni di euro per il 2019 e di 70 milioni di euro per ciascuno dei due anni successivi.

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