In questi giorni guardando la televisione e leggendo i giornali è impossibile non imbattersi nell’acquisto calcistico del secolo: Cristiano Ronaldo. La Juventus con una splendida mossa di mercato, seppure ben pagata, si è assicurata per i prossimi anni le gesta sportive di quello che è senza dubbio il migliore calciatore al mondo e il personaggio mediatico del momento
Senza dubbio veder giocare CR7 nella propria squadra già di per sé ne accresce la reputazione in tutto il mondo. Ma la Juventus in questi giorni ha anche un altro merito di cui andare orgogliosa. Il 18 luglio è stata infatti presentata la terza maglia da gioco della formazione bianconera per la stagione 2018/2019. Un completo che certamente abbina la modernità nelle linee e nei colori a una tecnologia all’avanguardia, ma soprattutto con un occhio attento e innovativo alla tutela dell’ambiente.
Un tessuto che nasce dalle plastiche degli oceani
La divisa infatti, nella quale dominano le varie tonalità di grigio e su cui si staglia, in giallo, il logo della Juventus, nasce dalla virtuosa collaborazione fra Adidas e Parley for the Oceans, ed è realizzata con “Parley Ocean Plastic”, un tessuto creato dalle plastiche raccolte negli oceani. Il tema della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente è certamente uno dei più sentiti ed è per questo che Adidas ha colto un’intelligente opportunità che ne fa una delle aziende più attente ai temi della salvaguardia del nostro ecosistema.
Parley for the Oceans è un programma che, attraverso una rete virtuosa fra studiosi e creativi e la collaborazione di adidas, che ne è membro fondatore, si pone l’obiettivo di contribuire alla diminuzione dell’inquinamento degli oceani. La metodologia di Parley for the Oceans è denominata “AIR – Avoid, Intercept e Redesign”, e questo perché gli step sono tre: ridurre l’inquinamento eliminando rifiuti dagli oceani, prevenire l’accumulo di plastiche in mare, ridisegnare lo sportswear attraverso materiali innovativi
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