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La biodiversità ha trovato casa, al Rural Festival

Foto di Christian B. da Pixabay

Una location speciale per un appuntamento da non perdere: 8 e 9 settembre 2018 tutti a Rivalta di Lesignano De’ Bagni, provincia di Parma, a festeggiare il bello e il buono della biodiversità nel Rural Festival

Rural Festival, la casa della biodiversità

Per il quinto anno di seguito ritorna nel parmense, nel Parco Barboj a Rivalta di Lesignano De’ Bagni, il Rural Festival, un evento che riunisce gli agricoltori e gli allevatori custodi di antiche varietà vegetali e razze animali, in un vero e proprio viaggio alla scoperta del patrimonio rurale di Emilia Romagna e Toscana cui si associa in questa edizione anche la Liguria. Un’occasione  preziosa per conoscere attraverso l’evento un progetto di biodiversità che ha l’obiettivo di recuperare e valorizzare un mondo da proteggere e salvaguardare, anche per le generazioni future.

Un invito alla scoperta di antichi sapori

Nella due giorni di settembre, oltre una quarantina di agricoltori e allevatori mostreranno le grandi vetrine dei loro prodotti di cui si occupano con passione in un invito gradito per tutti i sensi alla scoperta e all’assaggio di cibi unici e da riscoprire. Un piccolo grande viaggio attorno e dentro a quella “biodiversità agricola” disegnata da una variegata realtà di valore costituita da queste aziende che si battano per non lasciar cadere nell’oblio cultivar vegetali e razze animali del tempo che fu, assai diffuse una volta in questa area appenninica.

Giorno dopo giorno, in un’opera ardua, di quotidiana magia, laboriosa, silenziosa e paziente, ecco la creazione di quei prodotti ricchi di sapore, doppiamente buoni perché ottenuti seguendo il ritmo delle stagioni, nel rispetto del benessere degli animali, assecondando e non forzando la natura. Tante le delicatezze genuine da assaporare e da comprare, perché no.

Rural Festival: tornare indietro per andare avanti

Anche il paesaggio della location non è davvero niente male, l’area protetta della biodiversità di Rivalta, nel cuore della Food Valley, un territorio collinare fatto di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab, ovvero Man and the Biosphere, riconoscimento internazionale dell’Unesco che serve a promuovere lo sviluppo sostenibile. Del resto, il motto del Rural Festival è “tornare indietro per andare avanti” e così poter guardare al futuro.

Guest star di biodiversità

Curiosare tra gli stand vuol dire assaggiare prelibatezze gastronomiche speciali, specialissime, condite anche dai racconti di chi le fa. Tra le guest star al Rural Festival, il prosciutto di maiale nero, gli arrosticini di pecora Cornigliese, la carne fresca di Cinta Senese, l’arrosto di tacchino nero, il pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, la polenta Formenton Ottofile Garfagnana… E ancora i testaroli della Lunigiana con farro (un piatto unico che non si può descrivere: “va” assaggiato. Punto), gli gnocchi di patata Cetica, la polpa di pomodoro Riccio di Parma, la pasta fresca all’uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls (straordinari tortelli dolci) con mostarda, la torta di patata Quarantina. E poi e poi, ah come è lunga questa lista di pietanze superlative con le erbe selvatiche, gli ortaggi liguri, la cipolla Borettana, i fagioli Zolfino al coccio, l’olio di Olivastra Seggianese. Ma non vogliamo ricordare il latte fresco di asina, i formaggi unici di razze bovine e ovine, i Marroni di Campora, la torta di prugna Zucchella, il caffè di orzo Leonessa, il miele biologico reggiano, il sidro di mele di montagna e tutte le uve e i vini provenienti da rari e antichi vitigni? Impossibile: ci ripetiamo, assaggiare, assaggiare!

Da vivere con tutti i sensi

Dunque, un festival che è una mostra-mercato da vivere con tutti i sensi, anche zigzagando tra i modelli di trattori Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta, perfettamente funzionanti, per la gioia dei bambini e anche di adulti appassionati. Naturalmente ci saranno anche da incontrare le antiche razze, come il maiale nero di Parma, il suino di Cinta Senese, la pecora Cornigliese e Massese, il cavallo Bardigiano, l’asino Romagnolo, la vacca grigia Appenninica, Bardigiana, Ottonese e Bianca Valpadana, il tacchino nero di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e il pollo Valdarnese.

Insomma, non vi è venuta voglia entrare faccia a faccia con questo straordinario patrimonio di biodiversità? Il Rural Festival, dall’ingresso gratuito, apre dalle 10 alle 20. Per saperne di più: www.rural.it.

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