Da marzo a maggio 2025 l’Orto Botanico di Roma ospiterà la mostra Segnali dallo Spazio, una vera e propria esperienza immersiva multimediale con installazioni spettacolari, laboratori educativi per scuole e famiglie, e conferenze tematiche.
Presentata ieri all’Orto Botanico di Roma la mostra Segnali dallo Spazio, un’occasione per scoprire il nostro Pianeta da una prospettiva del tutto nuova, quella dell’osservazione spaziale, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale e sulla necessità di adattamento da parte dell’uomo; un momento di confronto e condivisione per “osservare” insieme la Terra dallo Spazio.
Riflettendo anche sulla frase attribuita a Yuri Gagarin, stravolta e “tradita” dalla globalizzazione: “da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini”.
Segnali dallo Spazio: immaginare nuovi modelli di vita e di sviluppo
Moderata dal giornalista Giorgio Pacifici del Tg2, la presentazione di Segnali dallo Spazio ha visto la partecipazione anche delle istituzioni: “Il MASE è impegnato a promuovere iniziative educative nelle scuole e nelle comunità, sostenendo progetti che integrino il rispetto per l’ambiente con l’innovazione tecnologica (es. digitalizzazione parchi). Inoltre, il titolo di questo convegno richiama un concetto chiave: la riprogettazione. Non si tratta solo di riparare ai danni già fatti ma di immaginare nuovi modelli di sviluppo, nuove città, nuovi modi di vivere e di consumare. Questo richiede una collaborazione stretta tra istituzioni, comunità scientifica, imprese e cittadini” ha affermato il Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Sen. Claudio Barbaro in apertura dei lavori.
Sono intervenuti tra gli altri, Frederic Le Gall, Head of Outreach Division Communication Department – European Space Agency; Robert Meisner, Earth Observation Programmes Outreach and Phi Experience Coordinator at Esa; Fulvio Marelli, Signal Edutainment Company – Space 42 e il Prof. Fabio Attorre, Direttore Orto Botanico, Dipartimento Biologia Ambientale – Sapienza Università di Roma.
Il cambio di prospettiva di cui si è parlato durante l’incontro consente, infatti, di comprendere in modo immediato l’interconnessione tra gli ecosistemi e l’impatto delle attività umane. Attraverso questa visione globale possiamo monitorare i cambiamenti ambientali, pianificare azioni più efficaci per la sostenibilità e promuovere una gestione responsabile delle risorse naturali, rendendo possibile un futuro più equilibrato e consapevole. Sono stati affrontati temi legati alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità, con uno sguardo innovativo sul nostro Paese grazie alle tecnologie spaziali che consentono di monitorare e comprendere meglio i cambiamenti.
Satelliti di Osservazione della Terra: il ruolo di Copernicus per il pianeta e l’economia spaziale
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in collaborazione con la Commissione Europea, gestisce Copernicus, il più grande programma civile al mondo di osservazione della Terra. Grazie a una flotta di satelliti avanzati, Copernicus offre dati e analisi fondamentali per la gestione ambientale, il monitoraggio climatico e lo sviluppo sostenibile.
La flotta Sentinel: tecnologia all’avanguardia per un monitoraggio globale
Il programma Copernicus si avvale di missioni Sentinel dedicate a diverse aree di osservazione:
- Sentinel-1: radar per monitorare terre e oceani, operativo anche in condizioni di nuvolosità.
- Sentinel-2: immagini multispettrali per agricoltura e gestione del territorio.
- Sentinel-3: misurazioni globali per studi ambientali e climatici.
- Sentinel-5P: monitoraggio dell’atmosfera e dei gas inquinanti.
Con una combinazione di satelliti già operativi e in fase di sviluppo, Copernicus garantisce la continuità e l’innovazione nel monitoraggio del nostro pianeta.
Clima sotto osservazione: oltre 50 variabili climatiche essenziali
Copernicus, insieme alle missioni Earth Explorer dell’ESA, monitora oltre 50 Essential Climate Variables (ECVs). Tra queste:
- Concentrazioni di gas serra come CO2 e metano.
- Cambiamenti nei ghiacciai e nella copertura nevosa.
- Salinità degli oceani e innalzamento del livello del mare.
- Umidità del suolo e stato della vegetazione.
Questi dati sono fondamentali per comprendere le dinamiche climatiche e migliorare i modelli predittivi, contribuendo a decisioni informate a livello globale.
Benefici concreti per governi e cittadini
I dati di Copernicus trovano applicazioni dirette in settori chiave:
- Gestione delle emergenze: monitoraggio in tempo reale di incendi, inondazioni e frane per interventi rapidi.
- Urbanistica e sviluppo sostenibile: informazioni accurate per la pianificazione delle città.
- Agricoltura di precisione: supporto agli agricoltori per ottimizzare colture e risorse.
- Controllo dell’inquinamento: monitoraggio dell’aria e delle acque per una gestione più efficiente.
Dati e impatti: una risorsa senza precedenti
Ogni giorno, i satelliti Copernicus trasmettono circa 20 terabyte di dati alle stazioni di terra europee. Questo flusso continuo alimenta applicazioni che spaziano dalla gestione delle emergenze alla ricerca scientifica, dimostrando il valore inestimabile dell’osservazione spaziale.
La Space Economy: un settore in crescita
Il programma Copernicus contribuisce significativamente alla crescita della Space Economy, un settore che vale attualmente 400 miliardi di euro a livello globale e che potrebbe raggiungere i 1.000 miliardi entro il 2040. I dati gratuiti forniti dai satelliti sono una risorsa preziosa per startup, aziende e istituzioni, con applicazioni che includono:
navigazione satellitare e telecomunicazioni. Monitoraggio climatico e ambientale. Gestione delle risorse naturali e agricoltura.
Un futuro sostenibile grazie all’osservazione della Terra
Dal monitoraggio ambientale alla crescita economica, Copernicus si conferma uno strumento indispensabile per affrontare le sfide globali e supportare un futuro più sostenibile.
Segnali dallo Spazio: primavera 2025
“𝐒𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨” 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐨𝐜𝐢𝐧𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐠𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 e non sarà solo una mostra, ma un’esperienza immersiva multimediale che, da marzo a maggio 2025, trasformerà l’Orto Botanico in un viaggio interattivo alla scoperta della Terra. La mostra includerà installazioni spettacolari, laboratori educativi per scuole e famiglie, e conferenze tematiche. Il progetto mira a sensibilizzare il pubblico – adulti e bambini – sull’importanza di adottare comportamenti sostenibili, invitando i visitatori a esplorare la bellezza e fragilità del nostro pianeta come mai prima d’ora.
L’evento primaverile, organizzato da Signal Educational Company, vede la partecipazione di Space42 Europe, che metterà a disposizione i suoi esperti per rendere questa esperienza educativa, coinvolgente e stimolante per tutti i partecipanti.