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ISPRA porta l’ambiente in cattedra, con la prima scuola di sviluppo sostenibile

ISPRA porta l’ambiente in cattedra, con la prima scuola di sviluppo sostenibile
Foto ISPRA di @Marco Ricciardi Tenore

Fornirà percorsi di formazione in materia ambientale per il settore pubblico, forze dell’ordine, ma anche per neolaureati e universitari.

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA ha inaugurato ieri – alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto – la prima Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali, con sede presso il Museo delle Civiltà di Roma.  

La formazione e la specializzazione in discipline ambientali con questa scuola, primo esempio nazionale in questo ambito, avranno una marcia in più.

La scuola risponde al crescente bisogno di conoscenze specialistiche in tema ambientale e di sostenibilità e alle esigenze formative sui temi della tutela dell’ambiente.

La Scuola è diretta dalla Dr.ssa Maria Siclari e il Comitato di Indirizzo Didattico presieduto da Stefano Laporta, Presidente ISPRA e SNPA organizzerà corsi indirizzati al personale del Ministero dell’Ambiente, a quello dei Trasporti, alle amministrazioni territoriali, e alle forze dell’ordine che esercitano compiti di controllo, verifica e contrasto agli illeciti, anche in ambiti di natura e biodiversità.

La scuola di ISPRA, la formazione

La formazione è aperta anche a soggetti esterni e ai diversi stakeholder per un dialogo e un confronto costruttivo tra Pubblica Amministrazione, imprese e terzo settore.

La collaborazione con le Università permetterà la concretizzazione della diffusione della conoscenza ambientale alle giovani generazioni previsto nell’ambito dell’istituto.  Ci saranno scuole estive per gli studenti, percorsi di alta formazione e Dottorati finalizzati a formare giovani ricercatori nel campo della tutela dell’ambiente, ambito in cui ISPRA gestisce una enorme quantità di dati.

Le aule saranno collocate al secondo piano del Palazzo delle Scienze, già sede del Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini, che già ospita l’avvio della musealizzazione permanente di alcune collezioni geologiche dell’ISPRA.

L’offerta formativa si rivolge a funzionari e personale delle pubbliche amministrazioni, delle forze dell’Ordine, studenti universitari e giovani laureati, ai quali saranno destinati corsi di alta formazione specialistica per lo sviluppo e l’accrescimento di quelle competenze tecniche necessarie per rispondere alle sfide ambientali.

Uno dei compiti primari dell’Istituto è la formazione in campo ambientale – così come previsto anche dal regolamento istituzionale. Difatti dall’inizio di quest’anno l’ISPRA ha di fatto attivato 22 corsi di formazione specialistica in materia ambientale, con l’erogazione di più di 480 ore di formazione, a cui hanno partecipato oltre 1.600 corsisti e più di 100 docenti sono stati coinvolti.

Con l’Istituzione di una scuola superiore di specializzazione in discipline ambientali, primo esempio nazionale, la sfida dell’Istituto si fa più competitiva. Una sfida con cui ISPRA sancisce in modo ancora più autorevole che per condurre il Paese sul giusto binario per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di neutralità climatica, occorre promuovere conoscenze e competenze professionali in tutti i settori connessi alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione degli ecosistemi.

Gli ambiti dei corsi spazieranno a 360 gradi nel panorama della conoscenza ambientale: dalla tutela, conservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi allo sviluppo sostenibile e all’economia circolare, dai cambiamenti climatici, all’osservazione della terra, anche con l’ausilio dellintelligenza artificiale per lo sviluppo di modelli previsionali.

Grande attenzione sarà rivolta anche al tema del dissesto idrogeologico e alla bonifica e al ripristino dei siti contaminati.

La scuola, per garantire la qualità tecnico scientifica dei corsi, coinvolgerà docenti con comprovate conoscenze nei diversi ambiti disciplinari, dirigenti di amministrazioni pubbliche e private, professori universitari, tecnici esperti del Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente, tecnici esperti degli Enti Pubblici e Privati di Ricerca, esperti provenienti sia dal mondo pubblico che dal mondo privato.

Sarà inoltre attivato entro l’anno l’Albo dei Docenti della Scuola. Gli interessati potranno iscriversi all’Albo in via continuativa, tramite un applicativo che sarà disponibile sul sito istituzionale dell’ISPRA.

 “Con la prima scuola di alta specializzazione della Pubblica Amministrazione in discipline ambientali sosteniamo il sempre più crescente bisogno di professionalità di livello in questo preciso settore”, ha dichiarato il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. “La transizione ecologica ed energetica sta diventando sempre più una priorità ed è necessario maneggiarla con cautela. E soprattutto, è necessario che la voce di chi diffonde e comunica questo argomento sia fondata, precisa e chiara: solo così sarà possibile – con gli strumenti formativi adeguati – creare consenso e costruire nuove opportunità professionali in un settore in continua espansione che coniuga crescita economica, innovazione e tutela dell’ambiente”.

”Mettiamo a disposizione le conoscenze dei nostri 1400 scienziati e tecnici, specializzati in tutte le tematiche ambientali – spiega Maria Siclari, Direttore Generale dell’ISPRA – Da sempre operiamo nella formazione, in particolare per il monitoraggio e la protezione ambientale, lo sviluppo sostenibile e il ripristino dei siti contaminati. Con l’istituzione di questa scuola vogliamo dare un’organizzazione più sistemica al fabbisogno formativo che viene dal mondo della pubblica amministrazione.”

Fonte: ISPRA

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