(Adnkronos) – L'Egitto "ha ribadito a tutte le parti" coinvolte nei negoziati per un cessate il fuoco a Gaza "il suo 'no' alla presenza di forze israeliane nella zona del valico di Rafah e lungo il 'corridoio di Philadelphi'", al confine tra Egitto e Striscia di Gaza. Lo ha detto una fonte egiziana di alto livello al canale all news 'Al Qahera'. Secondo la fonte, il Cairo sta gestendo la mediazione tra le parti "in modo coerente con la sua sicurezza nazionale preservando i diritti dei fratelli palestinesi". Intanto il ministro degli Esteri nonché primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, è in visita a Teheran e in queste ore sta incontrando il suo omologo iraniano, Abbas Araqchi. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Mehr, precisando che successivamente il capo della diplomazia di Doha vedrà il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. Al centro dei colloqui, precisa la Mehr, ci saranno gli ultimi sviluppi regionali con un focus particolare sulla situazione nella Striscia di Gaza e sulle tensioni recenti tra Israele e Libano dopo i raid dei jet dello Stato ebraico e la risposta di Hezbollah con oltre 320 razzi e droni lanciati per vendicare l'uccisione del suo comandante militare, Fuad Shukr. Il Qatar è uno dei Paesi mediatori al tavolo dei negoziati per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora a Gaza. Sono almeno 30 le persone rimaste uccise nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza e sale a 40.435 morti il bilancio dal 7 ottobre scorso. E' quanto denuncia il ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Il bilancio, riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, parla anche di 93.534 feriti. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)