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Veicoli a fine vita, le associazioni dei demolitori di Italia, Portogallo e Spagna siglano un’intesa

Veicoli a fine vita, le associazioni dei demolitori di Italia, Portogallo e Spagna siglano un’intesa
Veicoli a fine vita, le associazioni dei demolitori di Italia, Portogallo e Spagna siglano un’intesa, foto per gentile concessione dell'Ufficio Stampa

L’obiettivo è rendere più efficace ed incisiva la propria attività di rappresentanza del settore dei veicoli a fine vita in vista della discussione sul nuovo Regolamento europeo destinato a cambiare le regole del settore.

Il nuovo regolamento europeo sullo smaltimento dei veicoli a fine vita (End life vehicle) prevede per il futuro importanti cambiamenti per il settore. Già da qualche mese in Europa si discute con un serrato dibattito sul tema, interrotto forzatamente per le elezioni europee dello scorso 8 e 9 giugno.

Ma con l’insediamento della nuova commissione si riprenderà a confrontarsi. La nuova normativa, che entrerà in vigore con ogni probabilità nel 2026, è destinata a stravolgere il business dell’autodemolizione come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi, chiedendo ad ogni singolo operatore di raggiungere il target di recupero dell’85%.

Intanto tre associazioni, L’Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli (ADA), l’Asociación Española de Desguace y Reciclaje del Automóvil (AEDRA), che riunisce i demolitori di autoveicoli a fine vita spagnoli) e l’omologa associazione portoghese Associação Nacional dos Centros de Abate de Veículos (ANCAV), hanno deciso di sottoscrivere un accordo di collaborazione.

L’obiettivo di tale intesa è quello di rendere più efficace ed incisiva la propria attività di rappresentanza del settore dei veicoli a fine vita, proprio in vista della discussione sul nuovo Regolamento europeo destinato a cambiare le regole del settore.

Anselmo Calò, Presidente Ada, ha spiegato i termini dell’accordo: “L’accordo sottoscritto con le Associazioni spagnola e portoghese, segue una prima intesa raggiunta con gli operatori spagnoli a inizio anno e costituisce un passo molto importante verso il mercato dei prossimi anni.

Pensiamo, infatti, di poter e dover affrontare insieme la sfida del nuovo Regolamento sugli End Life Vehicle e le sue possibili modifiche. Gli operatori che rappresentiamo hanno problemi simili e quindi possiamo presentare proposte congiunte.

Quando più Paesi si uniscono, si ottiene maggiore ascolto per le proprie posizioni. Presto presenteremo emendamenti comuni, li invieremo alla Commissione e al Consiglio e soprattutto faremo leva sui nostri rappresentanti in Parlamento europeo perché le nostre posizioni vengano supportate”.

Le tre Associazioni, rappresentate dai Presidenti Anselmo Calò, dallo spagnolo Germán Catoira e dal portoghese Victor Norsider, si sono impegnate a perseguire un’azione comune nei confronti delle Istituzioni europee, affinché la nuova normativa salvaguardi la piccola e media impresa, e a scambiarsi documenti e proposte prima della condivisione con le istituzioni comunitarie e con le altre componenti del fine vita dei veicoli.

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