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Ucraina, armi e attrezzature: “significativo vantaggio” della Russia

(Adnkronos) – L'esercito russo recluta circa 30.000 soldati al mese per la guerra in Ucraina. E' quanto sostiene l'intelligence britannica, secondo cui "la Russia mantiene un significativo vantaggio quantitativo nel conflitto, superando l'Ucraina per munizioni e attrezzature". "È probabile che la Russia stia reclutando circa 30.000 uomini in più al mese e che possa continuare ad assorbire le perdite e a portare avanti attacchi mirati a logorare le forze ucraine", si legge nell'aggiornamento pubblicato su X. Secondo l'intelligence britannica, le forze russe sono state in grado di sfruttare la recente conquista della città orientale di Avdiivka, mantenendo "un'avanzata graduale" a ovest della città. "Alla fine di marzo hanno quasi certamente preso il controllo di due villaggi – Tonenke e Orlivka – e stanno continuando a contenderne altri nella zona".  "La Russia – conclude l'intelligence – ha continuato ad attaccare in diversi altri punti della linea del fronte, ma nelle ultime settimane ha fatto pochi progressi". La guerra dovrebbe andare incontro ad una nuova fase a partire da maggio, quando potrebbe prendere forma la nuova offensiva della Russia. Putin, dopo la vittoria nelle elezioni presidenziali, ha più volte fatto riferimento alla necessità di creare una 'zona cuscinetto' che nella regione di Kharkiv garantisca maggiore sicurezza ai territori controllati dalla Russia. Negli ultimi giorni, le truppe russe hanno sferrato nuovi attacchi nell'Ucraina orientale, con pesanti combattimenti segnalati intorno alle città di Avdiivka e Bakhmut. Nel suo rapporto quotidiano sulla situazione sul terreno, lo Stato maggiore ucraino ha elencato venerdì scorso 11 parziali avanzate russe in direzione di quattro località. Lungo tutta la linea del fronte, dal sud all'est dell'Ucraina, secondo il rapporto, sono scoppiate complessivamente 48 battaglie. Ci sono inoltre stati attacchi aerei e di artiglieria russi vicino a Kharkiv. E proprio Kharkiv potrebbe essere il nuovo teatro principale della guerra di logoramento, con Mosca che continua a riversare uomini al fronte sostanzialmente incurante delle perdite. La Russia da tempo investe circa un terzo del Pil nel settore della difesa, garantendo il funzionamento costante della macchina militare. Dall'altra parte, serve un impegno di livello adeguato dei paesi occidentali, che – l'Institute for the Study of War (ISW) – devono "compiere passi specifici e immediati. Dovrebbero dare aiuto militare sufficiente e altro supporto richiesto dall'Ucraina per ricominciare a operare sul campo di battaglia". L'Occidente dovrebbe anche aiutare l'Ucraina a sfruttare i punti deboli delle forze armate russe, con particolare attenzione alla possibilità di colpire la flotta del Mar Nero. Secondo l'Ucraina, Mosca potrebbe aver perso circa un terzo della sua flotta. "La Russia non può sconfiggere l'Ucraina o l'Occidente – e probabilmente perderà – se l'Occidente mobilita le sue risorse per resistere al Cremlino", la sintesi dell'ISW.  Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato ieri l'ennesimo allarme in un'intervista a David Ignatius, editorialista del 'Washington Post' citata da 'Ukrainska Pravda'. L'Ucraina, dice, ha perso 6 mesi in attesa dei nuovi aiuti degli Stati Uniti e senza armi da Washington rischia di perdere la guerra contro la Russia, che continua a rafforzare il proprio apparato militare e prepara una nuova offensiva. L'Ucraina non riceve aiuti dagli Usa dalla fine dello scorso anno. Il pacchetto da 60 miliardi indispensabile per Kiev è fermo al Congresso: dopo il via libera del Senato, si attende il passaggio alla Camera dei Rappresentanti dove una porzione dei repubblicani potrebbe subire l'influenza di Donald Trump e far deragliare il provvedimento. A causa delle controversie al Congresso, "abbiamo sprecato sei mesi", dice il presidente ucraino. "Non possiamo perdere altro tempo. L'Ucraina non può essere una questione politica tra partiti", sottolinea Zelensky. Chi si oppone all'invio di aiuti all'Ucraina non capisca la posta in gioco in una guerra su vasta scala, perché "se l'Ucraina cade Putin dividerà il mondo" in amici e nemici della Russia. L'Ucraina in particolare ha un urgente bisogno di missili Atacms (Army Tactical Missile System) che possano colpire gli aeroporti della Crimea da dove la Russia lancia missili, dice il presidente. "Quando la Russia saprà che possiamo distruggere questi aerei, non attaccherà dalla Crimea. E' come con la marina. Li abbiamo spinti fuori dalle nostre acque territoriali. Ora li spingeremo fuori dalle basi aeree della Crimea", spiega Zelensky. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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