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Ucraina, Russia attacca Zaporizhzhia: tra blackout e allarme disastro nucleare

(Adnkronos) – Torna alta la minaccia intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia dopo i massicci raid sull'Ucraina condotti dalla Russia nelle scorse ore che non hanno risparmiato neanche la principale diga del Paese sul fiume Dnipro. E' stato "l'attacco più grande" all'infrastruttura energetica dell'Ucraina "degli ultimi tempi", ha commentato il ministro dell'Energia di Kiev, Herman Halushchenko. Blackout sono scattati in diverse città e, secondo la presidenza di Kiev, oltre un milione di persone sono rimaste senza elettricità. Almeno cinque persone hanno perso la vita. E' quasi completamente al buio, ad esempio, Kharkiv, dove si sono contati oltre 15 attacchi a strutture energetiche. "Tutti i servizi di emergenza sono già operativi", ha assicurato il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleh Synehubov, mentre il sindaco, Ihor Terekhov, ha fatto sapere che a causa della mancanza di energia ci sono problemi idrici. Notizie di blackout, riporta il Kiev Post, arrivano anche da Dnipro e Kryvyi Rih, dove ci sono stati attacchi con missili e droni, e da altre località. Ma è intorno alla centrala atomica di Zaporizhzhia che la situazione è particolarmente allarmante. "I russi hanno colpito le linee elettriche che forniscono energia all'impianto e alla centrale idroelettrica, che ora è in condizioni critiche. Ciò pone nuovamente l'Europa sull'orlo del disastro nucleare ed ecologico", ha affermato in un'intervista all'Adnkronos Vadym Halaychuk, membro del partito Servitore del popolo del presidente Volodymyr Zelensky e vice presidente della commissione del Parlamento ucraino per l'Integrazione nell'Ue. La Russia vuole "diffondere paura e disperazione tra la popolazione civile dell'Ucraina. E' terrorismo", taglia corto il deputato. "La centrale nucleare di Zaporizhzhia è a rischio perché è nel luogo centrale del combattimento" e l'obiettivo "è neutralizzare quell'area, farne una sorta di zona extra-guerra, per impedire conseguenze negative", ha commentato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista ad Agorà. Dopo gli ultimi attacchi russi, con "oltre 60 droni Shahed e quasi 90 missili" – come riferito da Zelensky – il ministero della Difesa di Kiev ha ribadito che "l'Ucraina ha bisogno di più sistemi di difesa aerea per proteggere la sua gente e le sue infrastrutture da attacchi missilistici. Il mondo ha bisogno di sconfiggere il male russo". "La Russia è in guerra con la vita quotidiana delle persone – ha incalzato Zelensky sul social X mentre è in corso il Consiglio Ue – I missili russi non hanno ritardi, al contrario dei pacchetti di aiuti per l'Ucraina. I droni Shahed non hanno indecisioni, a differenza di alcuni politici. E' cruciale che si comprenda il prezzo dei ritardi e delle decisioni rinviate". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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