Piazza Navona è uno dei luoghi simbolo di Roma, uno dei punti più scenografici e rappresentativi della storia dell’arte italiana, che rimanda a nomi importanti come quello di Bernini e Borromini. Ma c’è anche una Piazza Navona, l’Area Archeologica dello Stadio di Domiziano, una delle sette meraviglie della Roma Imperiale (Patrimonio Unesco).
Piazza Navona è un museo a cielo aperto, ma anche underground: a circa 4,50 metri sotto al piano stradale si trovano i resti dello Stadio di Domiziano, che aveva un perimetro visibile ancora oggi nella forma della piazza. Si trattava del primo ed unico stadio in muratura costruito a Roma, 2000 anni fa. Sono visitabili i resti del centro (area della Curva) e della parte orientale dell’emiciclo (area della Tribuna).
Lo Stadio fu fatto costruire per importare a Roma i giochi atletici greci apprezzati da Domiziano ma poco amati dai Romani, che li consideravano poco virili perché poco duri e non violenti. Un progetto visionario con cui si cercò di “romanizzare” le olimpiadi greche. Lo stadio era principalmente destinato alle gare di atletica, in particolare la corsa.
L’edificio, che misurava 275 metri in lunghezza per 106 di larghezza, poteva contenere circa 30.000 spettatori (il Colosseo 50/60.000). I giochi erano denominati agones e il nome della piazza da agone divenne agone, innagone, navone e quindi Navona.
Visitare la Piazza Navona sotterranea: lo Stadio di Domiziano
Visitando le antiche rovine dello Stadio di Domiziano e i sotterranei di Piazza Navona, si ha modo anche di approfondire la storia dello Stadio, di Piazza Navona e dello Sport dell’antica Roma. Si può conoscere la storia del sito a cavallo di più epoche: oltre ai resti di epoca romana si conservano le tracce della bottega di un marmo raro e di un piccolo cimitero di epoca tardo antica, oltre ai resti di abitazioni di epoca medievale e rinascimentale. L’ingresso al sito archeologico è in Via di Tor Sanguigna 3, è visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.
Lo Stadio di Domiziano rimase in uso fino a inizio ‘500, quando divenne invece purtroppo fonte di materiali di pregio per altre costruzioni e nel tardo Rinascimento l’area venne allestita per l’addestramento e i ludi cavallereschi. Fu nel Seicento che la Piazza divenne un trionfo del Barocco grazie all’intervento dei Pamphilj e all’opera dei due geni rivali Bernini e Borromini.
Eitch Borromini
L’approfondimento della storia di Piazza Navona in modo trasversale da un’epoca all’altra, prosegue all’interno di Eitch Borromini, una residenza storica di charme situata a pochi metri dall’ingresso dei Sotterranei di Piazza Navona, all’interno di un palazzo del Seicento progettato da Francesco Borromini, uno dei più grandi esponenti dell’architettura barocca. Dopo aver ammirato al suo interno affreschi, e una Galleria d’Arte, l’esperienza prosegue sulle sue terrazze, che offrono una vista sulla città e i suoi monumenti più importanti da un punto di vista privilegiato.
Alle spalle di Piazza Navona si trova l’ingresso della struttura Eitch Borromini, antica dimora ospitata da un edificio progettato e realizzato dal Borromini fra il 1654 e il 1659: si tratta infatti di un ramo di Palazzo Pamphilj, il Collegio Innocenziano.
Una delle caratteristiche principali della struttura è la vista panoramica, che accompagna l’ospite in tutti gli ambienti: sia la sala colazione che molte delle camere godono di affaccio su Piazza Navona, in particolare sulla Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini, e sullo skyline del centro di Roma: dalla cupola del Pantheon a quella di San Pietro.
La stessa vista accomuna anche il Ristorante Terrazza Borromini, spazio unico ricavato al quarto piano nelle sale impreziosite dagli affreschi del Bernini, dove si trova la Galleria d’arte Borromini, che si affacciano su Piazza Navona, con tavoli anche all’aperto quasi sospesi sulla piazza. Il Ristorante propone una moderna e curata cucina romana, cocktail bar ed è aperta ad eventi privati.
Al primo piano del palazzo si accede alla biblioteca privata dei Pamphilj, famosa per quantità e rarità di volumi e manoscritti e per l’affresco della volta eseguito da Francesco Cozza.
Per le visite guidate ai sotterranei di Piazza Navona, assolutamente consigliata la bravissima guida turistica Laura David.
Photo Credit: Depositphotos.
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