Dal 2026 li useranno in Formula 1 e Moto GP. Inizieranno a girarci attorno milioni di dollari e più investimenti. Dal 2027 è previsto l’inizio di produzione di questi carburanti per l’utilizzo nei distributori per poi sbarcare in Europa. Nel frattempo l’ E-FUEL alliance avanza con gli investimenti e produzione. Sicuramente saranno parte del nostro futuro.
Carburanti sintetici come alternativa concreta all’elettrico e per la riduzione delle emissioni. Nel panorama attuale della mobilità, il settore motociclistico, più di altri, si troverebbe, dunque, di fronte a una svolta. L’elettrico è davvero una minaccia per le motociclette e i motociclisti? Emergono in questo complesso scenario nuovi protagonisti: i carburanti sintetici ovvero i CO2 neutri.
Carburanti sintetici, di cosa parliamo
I carburanti sintetici sono una importante innovazione sul fronte della sostenibilità. I carburanti sintetici vengono prodotti utilizzando fonti rinnovabili, come l’energia solare o eolica, per estrarre l’idrogeno dall’acqua attraverso un processo chiamato elettrolisi. L’idrogeno che se ne ricava viene poi combinato con la CO2 catturata dall’atmosfera o da processi industriali, dando origine a diversi tipi di carburanti sintetici.
La caratteristica di questi è nel fatto che sono capaci di riciclare il carbonio già presente nell’atmosfera, anziché rilasciarne di nuovo, per questo la denominazione CO2 neutri. Tra i vari tipi di carburanti CO2 neutri, troviamo:
- Bioetanolo: Prodotto principalmente dalla fermentazione di zuccheri derivati da colture come il mais e la canna da zucchero, il bioetanolo è già ampiamente utilizzato, spesso miscelato con la benzina tradizionale.
- Biodiesel: Ottenuto da oli vegetali o grassi animali, il biodiesel è utilizzato soprattutto in motori diesel, dove può essere impiegato da solo o in miscela con il diesel fossile.
- Metanolo sintetico: Prodotto tramite la sintesi di idrogeno e CO2, il metanolo può essere utilizzato come combustibile per motori a combustione interna o come intermediario per la produzione di altri carburanti sintetici.
- E-diesel ed E-benzina: Questi carburanti sintetici, prodotti attraverso processi chimici complessi, possono sostituire direttamente diesel e benzina, senza necessità di adattare i motori esistenti.
Carburanti sintetici: quali vantaggi
I carburanti sintetici CO2 neutri offrono vantaggi rilevanti, in particolare nel contesto del settore motociclistico che più di ogni altro vede l’elettrico come un affronto. Uno di questi vantaggi è, ovviamente, la riduzione delle emissioni nette di CO2. In più, i carburanti sintetici presentano notevoli vantaggi, forse i più concreti e significativi, in termini di integrazione con l’infrastruttura e la tecnologia esistenti. A differenza delle moto elettriche, che richiedono nuove infrastrutture di ricarica e motori specifici, i carburanti CO2 neutri possono essere utilizzati nei motori a combustione interna attuali, permettendo agli appassionati di mantenere e utilizzare i loro veicoli senza modifiche sostanziali. Senza penalizzare l’indotto che vive in conseguenza dell’esistenza del motore tradizionale e che sembra non interessare ai nostri moralisti verdi.
Un altro vantaggio riguarda l’autonomia di guida. Mentre le moto e le auto elettriche sono ancora limitate in termini di distanza percorsa, spesso con chilometraggi ridicoli, i carburanti neutri offrono un’autonomia paragonabile a quella della benzina tradizionale. Questo consente viaggi più lunghi senza la necessità di frequenti soste per il rifornimento.
Inoltre, per chi va in motocicletta, non c’è paragone tra il borbottìo di un motore a scoppio e la sensazione di trovarsi su un comunissimo tram.
Sebbene la fisima elettrica abbindoli non poche allodole, i carburanti sintetici offrono un’alternativa capace di abbinare innovazione e tradizione, rispetto per l’ambiente e realismo “eroico” di concretezza. Sarà fondamentale, tuttavia, un sostegno continuo alla ricerca e allo sviluppo di questi carburanti, oltre a politiche di incentivazione per favorire la loro diffusione. Altrimenti, rischiamo di metterci sempre di più nelle mani del “Dragone”.
Photo Credit: Depositphotos.