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Cannes, il museo sotto il mare per tutelare la biodiversità

Foto di Simon H. da Pixabay

Cannes, non solo la città dell’arte e del cinema. Anche un luogo dove esiste un museo subacqueo con sculture realizzate per dare rifugio alla vita che anima i fondali.

La città francese di Cannes ha messo in pratica una bellissima e affascinante idea: un museo d’arte sottomarino con l’obiettivo di proteggere la vita del mare. L’onirico museo si trova a largo dell’Île Sainte Marguerite e comprende sei sculture di volti dall’altezza ciascuna di due metri.

Le sculture sono opera dell’artista inglese Jason deCaires Taylor che per realizzare la particolare installazione ha impiegato quattro anni di tempo. Le sculture sono posizionate ad una profondità di 3 metri e pesano una decina di tonnellate ciascuna.

Oltre a creare un nuovo affascinante punto per le immersioni nell’area, l’obiettivo è quello di farle funzionare da “attrattiva” e rifugio per flora e fauna marina (purché non risultino di troppo richiamo per turisti maleducati ed eccssive transumanze estive).

Cannes e le maschere, il legame con l’Île Sainte Marguerite

Le maschere sono legate alla storia dell’dell’Île Sainte Marguerite per Le Fort Royal, luogo dove fu imprigionato “L’uomo con la maschera di ferro” nel XVII secolo. Prima di depositare le maschere sott’acqua, sono state rimosse dalla zona vecchie strutture marine, spazzatura, tubi,cavi e altri materiali, un’occasione, insomma, per bonificare e “sanificare” tutta l’area tramite l’arte.

Sculture come barriere coralline

Ciascuna scultura è stata creata usando cemento atossico. Il cemento marino è estremamente resistente, con una consistenza ruvida che facilita alle larve coralline di attaccarsi e crescere. Ci sono anche angoli e nicchie buie formate dalle pieghe dei vestiti che offrono dimora a pesci e crostacei. Le sculture fungono, dunque, da barriere coralline artificiali in un progetto che diventa parte dell’intero ecosistema locale.

L’eco museo subacqueo è del tutto gratuito. Si paga solo il traghetto per andare a Sainte Marguerite. Al porticciolo si prosegue per una ventina di metri fino al Residence Grand-Jardin dinanzi a Saint-Honorat. Ci si immerge e si nuota per una ottantina di metri. Pronti a farsi avvolgere dai sei volti che avranno parecchie cose da sussurrarvi.

Ricordando la scena finale del film Lezioni di piano: “Di notte penso al mio pianoforte nel profondo dell’oceano e a volte penso a me sospesa sopra di esso. Laggiù tutto è così fermo, silenzioso, che mi concilia il sonno è una strana ninna nanna ma è così ed è mia. C’è un grande silenzio dove non c’è mai stato suono c’è un grande silenzio dove suono non può esserci … “.

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