Prendersi cura del pianeta con atti di straordinaria quotidianità per costruire un mondo più ospitale per tutti
Ci chiediamo spesso a cosa servano tutte queste giornate mondiali. La Giornata Mondiale dei Diritti Umani è celebrata ogni anno, dal 1950, anno in cui la risoluzione 423 (V) stabilisce la data del 10 dicembre, giorno in cui l’Assemblea Generale ONU adotta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR) nel 1948. La Dichiarazione, disponibile in oltre 500 lingue, è un documento epocale, che dichiara i diritti inalienabili che tutti possiedono in quanto esseri umani, senza distinzioni di razza, colore, religione, sesso, lingua, origine, nascita o opinioni di alcun genere.
Tra la forma e la pratica però, il divario è ancora ampio. E se la Dichiarazione, così come le Convenzioni, rimangono oggi spesso ben lungi dall’essere realizzate nell’universalità in cui sono intese, esse superano la prova del tempo come testamento universale dei valori di uguaglianza, giustizia e dignità umana che la comunità internazionale si è posta.
Diritti umani, partire dalle nostre azioni quotidiane, anche per l’ambiente
In questo senso, i valori che queste promulgano sono senza tempo, e attuali ancora oggi, così come nel 1948. Proprio per questi motivi, è necessario continuare a lottare affinché questi valori vengano applicati, per noi come per gli altri, partendo dalle nostre azioni quotidiane. Perché la difesa di ogni gruppo vulnerabile, dalle persone con disabilità ai migranti, passando per le comunità indigene e le persone che soffrono sotto la soglia di povertà, inizia innanzitutto da noi, e dal nostro operato. In base a questa prospettiva, l’ambiente e la sua protezione fanno parte di quei diritti inalienabili per l’intera umanità
Dallo scorso febbraio nella Costituzione italiana sono stati modificati due articoli al fine di inserire il concetto di salvaguardia del pianeta per le generazioni future. L’articolo 9 si allarga alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali mentre la modifica all’articolo 41 sancisce che l’attività economica privata è libera e non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o creando danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.
Proprio la modifica dei due articoli vale la pena di essere ricordata nella giornata mondiale dei diritti umani, come uno tra gli elementi fondamentali per la salvaguardia dei principi universali e del rispetto nei confronti di ogni individuo.
“Tanti sono i diritti umani imprescindibili che ogni persona dovrebbe possedere. Tra questi, come geologi – afferma il Presidente del CNG, Arcangelo Francesco Violo – ci teniamo a ricordare il valore che deve assumere l’ambiente e la sua salvaguardia quale pilastro fondante tra i diritti che siamo chiamati a lasciare a chi verrà dopo di noi. Per questo impostare politiche per rispettare ambiente e biodiversità consente di trasmettere un patrimonio inestimabile alle future generazioni anche in ottica di uno sviluppo sostenibile sempre più concertato e universalmente riconosciuto in cui le dimensioni economica, sociale e ambientale siano equamente bilanciate”.
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