Il PAFF! – Palazzo Arti Fumetto Friuli apre le porte alla nuova esposizione di Juanjo Guarnido, che si terrà a partire da oggi 8 aprile fino al 10 luglio presso la villa di Palazzo Galvani in viale Dante 33. L’evento è realizzato in collaborazione con 9eme Art Références di Parigi, il cui sodalizio continua dopo i successi della mostra di Milton Caniff e i Maestri Marvel & DC
Juanjo Guarnido: animatore, fumettista ed illustratore, l’artista con i suoi disegni ad acquerello realizza e costruisce ambienti misteriosi e affascinanti, sia nell’oscurità dei vicoli bui o sotto la luce splendente di New Orleans. La nuova esposizione dell’artista è stata inaugurata oggi e rimarrà fino al prossimo 10 luglio al PAFF! – Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone e nei prestigiosi spazi espositivi di Villa Galvani, circondata da un incantevole giardino e roseto che ospiterà per ben tre mesi le opere dell’artista.
Il talento di Juanjo Guarnido ha attraversato rapidamente i confini internazionali. Nato a Granada nel 1967, si appassiona al disegno sin da piccolo, divorando avidamente la sezione fumetti della biblioteca municipale di Salobreña. A vent’anni si specializza in pittura a Madrid ed in Francia, approdando poi con successo negli Stati Uniti.
L’apice della notorietà giunge con la pubblicazione di Blacksad, i cui episodi, ricchi di riferimenti culturali, si distinguono per la vivacità e l’originalità degli script e dei disegni che trasmettono perfettamente la varietà espressiva, i gesti e il linguaggio del corpo dei personaggi.
L’iconografia sarà anche in questo evento affiancata dai testi di Juan Díaz Canales, il cui connubio artistico con Guarnido si protrae da tre decenni. I due autori trascinano abilmente il lettore nel cuore della New York anni Cinquanta, attraverso storie liberamente ispirate ai classici del giallo e del cinema noir americani. In particolare, nell’ultimo capitolo, il detective indagherà sugli affari della criminalità organizzata americana.
Canales e Guarnido conducono abilmente i loro lettori in viaggio lungo il continente americano: dai bassifondi di una grande metropoli, riflesso della New York del dopoguerra, alle desolate cittadine di campagna, che ricordano gli stati del Sud durante la segregazione razziale, passando dagli eccessi di una New Orleans viziata dalla droga, alle immense distese verdi del West.
Il mondo di John Blacksad, il gatto antropomorfo
La celebre serie non ha bisogno di presentazioni. Con ben sei volumi all’attivo, tirature di lusso, artbook, progetti radiofonici e un adattamento in forma di videogioco, Blacksad festeggia quest’anno i suoi primi 22 anni di storia. Siamo davanti ad un vero e proprio noir d’epoca, un giallo dai toni drammatici e misteriosi, la cui peculiarità si contraddistingue per l’uso di animali antropomorfi fortemente caratterizzati.
Il fascino del fumetto “animalista” è il filone percorso da Guarnido che spiega: “Il disegno… Perché proprio il disegno animalista? Dalle grotte alle divinità egizie, dai grandi scultori animaliers francesi dell’Ottocento ai cortometraggi animati che la mia generazione attendeva con ansia di veder comparire in televisione, da dove nasce l’evidente fascino dell’uomo per la rappresentazione della fauna con cui il pianeta convive, al punto da mostrarla umana come lui, o anche di più? Perché il corvo e lo scoiattolo nel centenario originale di Harry Rountree appeso nel mio atrio mi deliziano? Come riesce Peter de Sève a sfruttare con tale intelligenza la presenza, a volte metaforica, di animali nelle sue illustrazioni per la stampa, o a farci affezionare all’estremo con insetti di specie preistoriche da lui disegnati per la saga dell’Era Glaciale?“.
Il mondo di John Blacksad, detective senza mezze misure – un po’ Chandler (col suo Philip Marlowe) e un po’ Spillane (con il suo “Martello” Mike Hammer)- è l’America del dopoguerra, spesso riconoscibile negli sfondi realistici delle grandi città che Guarnido colora con vivida originalità e fedeltà iconografica, su cui si innestano le silhouettes dei protagonisti.
Col suo pelo nero e la macchia bianca sul muso, dovrà sciogliere gli enigmi, accompagnato dalla donnola/aiutante Weekly (giornalista) e l’incorruttibile Smirnov (ufficiale di polizia). Nonostante la sua corporatura imponente e l’aria imbronciata, il nostro protagonista, dimostra essere un tenero personaggio dal cuore d’oro, in cui vivono valori di condivisione e generosità. Incapace di rimanere impassibile dinanzi alla sofferenza altrui, si batte sempre per ottenere giustizia.
Nuovi colori del noir
La vera sorpresa della serie risiede però nello stile estetico con cui si accompagna il racconto in prima persona del suo protagonista (altro topos del noir): fotografia, musica, film, pittura ispirano l’autore nella realizzazione di una leggerezza cupa che è tipica della sua anima latina
Si denotano quindi i nuovi colori del noir: la narrazione è accompagnata da un alternarsi di toni drammatici ed ironici, con la peculiarità dei personaggi antropomorfi fortemente caratterizzati. Guarnido indaga ed esplora anche temi profondi, quali la segregazione razziale e la caccia alle streghe durante gli anni della guerra fredda. A volte fa quasi il “verso” ai suoi personaggi facendo uso dell’ironia e della parodia.
Il tema principale degli albi è preannunciato dal colore della copertina. Nero, bianco, rosso, blu e giallo: queste le tinte selezionate da Guarnido per caratterizzare la narrazione. La figura dell’artista maledetto, reale o di fantasia, è anch’essa un leitmotiv. Quindi, in Anima rossa, il lettore incontra il poeta Abraham Greenberg e il pittore Sergei Litvak, strizzando l’occhio a Mark Rothko. In L’inferno, il silenzio, ci sono i musicisti Junior Harper e Sebastian Fletcher, e in Amarillo, i grandi rappresentanti della Beat Generation. Tra tradizione polar e volontà di realismo, la trama dei sei volumi di Blacksad, dunque, accompagna il lettore verso un’esperienza di lettura profonda e multi analitica.
La mostra al PAFF!
Giulio De Vita, il Direttore artistico del PAFF! -Palazzo Arti Fumetto Friuli ha dichiarato: “Con la mostra di Guarnido portiamo al PAFF! di Pordenone una star del fumetto contemporaneo oltre che uno dei talenti più cristallini e originali del panorama internazionale. Ricco di riferimenti artistici, letterari e cinematografici, le sue storie ammaliano per potenza visiva, efficacia narrativa e incisività espressiva”.
“La nuova e originale mostra del PAFF! – rileva l’Assessore Regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – omaggia uno fra i più prestigiosi animatori, fumettisti e illustratori spagnoli che attraverso la sua arte ha lasciato un’impronta importante fra i tanti esperti ed appassionati del settore. La scelta di Guarnido si rivela molto interessante, perché l’autore, attraverso i suoi disegni ricchi di riferimenti culturali, ci fa riflettere anche sull’attualità che ha caratterizzato la società nella quale è vissuto. Una società, quella degli Stati Uniti del ventesimo secolo, fortemente segnata dalla guerra fredda che, per certi versi, è tornata tristemente alla ribalta con la guerra in Ucraina”.
Inoltre, Alberto Parigi, assessore della cultura presso il Comune di Pordenone ha dichiarato: “l’esposizione di Guarnido conferma il respiro internazionale del Paff!. Poche città possono vantare una struttura culturale e creativa di questo tipo. Ora la sfida è da un lato innervarla ancora di più nella comunità locale, dall’altro consolidarlo come polo di rifermento extra regionale ed extra nazionale. Il Comune, dal canto suo, ha favorito la nascita del Palazzo del fumetto e continuerà a collaborare proficuamente con esso per raggiungere questi obiettivi”.
L’atteso ritorno del noto felino dal trench cammello e dal pelo ebano dimostra anche come l’autore non tema l’esposizione al pudico pubblico oltreoceano, realizzando un’opera nuova ed originale, la quale, attraverso la peculiarità del funny animal, fa la differenza nell’ambito dell’animazione, concentrandosi anche su aspetti più torbidi di violenza ed erotismo. Inoltre, per la prima volta la storia viene divisa in due parti, con l’epilogo previsto in uscita per la seconda metà del 2023. Il successo della serie è tale da venir tradotta dall’originale francese e spagnolo in più di venti lingue, sino a vedersi pubblicato in Asia in cinese e giapponese.
Le opere in mostra
Ma non solo Blacksad. L’esposizione friulana va oltre il noto gatto antropomorfo e presenta una importante anteprima. Dopo i successi di Streghette (Dargaud), dell’album Nelle Indie perigliose, e dello speciale What’s News (Rizzoli), diffuso da Europe Comics in occasione del ventennale di Blacksad, l’autore torna in Italia con una vera e propria chicca.
L’anteprima internazionale di alcune fanzine appartenenti a E poi non resta niente, 130 tavole inedite e le illustrazioni originali che renderanno la mostra la più grande mai tenuta in Italia.
Dalle prime composizioni alle tavole finali, la mostra permetterà di scoprire l’universo affascinante di un grande autore contemporaneo.
Cos’è PAFF!
PAFF!, acronimo di Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone è la prima istituzione culturale in Italia e una delle pochissime in Europa che promuove la divulgazione dell’arte e della scienza attraverso lo strumento facilitatore del fumetto, che permette una comprensione immediata e divertente delle tematiche culturali. Tramite il linguaggio intuitivo e giocoso delle immagini, PAFF! propone esposizioni temporanee, corsi di formazione, percorsi ludico-didattici, eventi e conferenze per varie fasce di pubblico.
Fondato nel 2018 da Giulio De Vita, insieme a un team di professionisti provenienti da esperienze in settori eterogenei, PAFF! utilizza lo strumento del fumetto per interagire in maniera creativa, smart e multidisciplinare con gli utenti e farli avvicinare in modo divertente alla cultura.
Il museo PAFF! è gestito dall’Associazione Vastagamma APS e sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Pordenone. Concepito inizialmente come progetto sperimentale, è oggi un’istituzione permanente che promuove la cultura, favorisce la formazione professionale, facilita lo scambio sociale e valorizza le risorse del territorio, grazie alla sua originalità e alla capacità, data dalle caratteristiche tipiche del fumetto, di coniugarsi con ambiti e tematiche anche molto distanti fra loro: l’arte, la scienza, le discipline sociali.
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