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Legambiente e Touring Club: presentato il Mare più bello del 2021, Maremma in testa

Legambiente e Touring Club: presentato il Mare più bello del 2021, Maremma in testa
Legambiente e Touring Club: presentato il Mare più bello del 2021, Maremma in testa

Legambiente e Touring Club Italiano presentano Il Mare più bello 2021. Il comprensorio della Maremma toscana in testa alla classifica. Ottimo piazzamento anche per il comprensorio Costa d’argento e Isola del Giglio e il lago dell’Accesa nella classifica dei laghi

La Maremma raggiunge il primo posto della classifica Legambiente-Touring club sulle migliori spiagge della Penisola. Al secondo posto della classifica Il mare più bello si piazza l’Ogliastra con il comprensorio di Baunei, in provincia di Nuoro. Terzo posto al Cilento antico, in provincia di Salerno. Queste tre località si aggiudicano il punteggio massimo: cinque vele.

Ottimo piazzamento anche per il comprensorio Costa d’Argento e isola del Giglio e per il lago dell’Accesa. Il comprensorio Maremma toscana, con il Comune di Castiglione della Pescaia come capofila, che comprende i comuni di Grosseto, Follonica e Scarlino, e il comprensorio Costa d’Argento e Isola del Giglio, guidato invece dal Comune di Isola del Giglio e comprendente i Comuni di Capalbio, Orbetello, Magliano in Toscana e Monte Argentario, possono contare entrambi sul valore aggiunto del Parco della Maremma, elemento di grande rilevanza nella tutela e salvaguardia del territorio.

Il Mare più bello del 2021, la ventunesima edizione presentata oggi

La ventunesima edizione, presentata oggi in diretta streaming con la partecipazione della ministra per le disabilità Erika Stefani, esce dopo un anno e mezzo di pandemia che ci ha dimostrato la fragilità di un sistema complesso e stressato come quello che abbiamo messo in piedi. Urgono nuove strategie che facciano leva sui temi della sostenibilità, temi che sono tra i principi ordinatori della Guida di Legambiente e Touring Club Italiano.

Il Mare più bello 2021 propone il racconto di 45 tra le più belle zone balneari del nostro Paese selezionate fra i 98 comprensori turistici valutati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e la qualità dell’ospitalità. Riconoscimenti di rilievo anche per Sardegna, Puglia, Campania e Sicilia.

Nel complesso sono 98 i comprensori turistici inseriti in classifica da Legambiente e Touring Club Italiano e valutati in base ai dati sulla gestione dei servizi da parte delle amministrazioni locali e la qualità del territorio (presenza di aree protette marine o terrestri) e integrando queste informazioni con le valutazioni espresse dai Circoli locali dell’associazione e dall’equipaggio della Goletta Verde. Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle Cinque Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti.

Indicatori scelti in base a due principali categorie

I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “VISIT”.

“Vedere il comprensorio della Maremma toscana con capofila il Comune di Castiglione della Pescaia in vetta alla classifica – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – il comprensorio Costa d’argento e Isola del Giglio e il lago dell’Accesa nella classifica dei laghi, raggiungere un piazzamento di rilievo è per noi un orgoglio territoriale ma non solo: questo traguardo significa che stiamo andando nella giusta direzione anche sotto il profilo ambientale e della sostenibilità. In questi anni, sono state molte le sinergie che ci hanno visiti al fianco delle località costiere con lo scopo comune di stare dalla parte dell’ambiente e fronteggiare la crisi climatica con azioni concrete e ogni anno più incisive. Continueremo a pungolare e sollecitare le amministrazioni costiere della Maremma sul rispetto dei parametri ambientali e sulla questione dei rifiuti in particolare consapevoli che tanto c’è ancora da fare ma molto è stato fatto per raggiungere obiettivi significativi”.

Ha poi aggiunto ancora: “I comprensori premiati dimostrano che fare turismo sostenibile è possibile quando a guidare i territori sono amministrazioni in grado di mettere in atto politiche determinate a invertire la rotta ponendo davvero al centro le tematiche ecologiche. Nonostante la crisi pandemica la Maremma e la Toscana hanno dato dimostrazione di poter continuare a contare sul turismo come principale leva economica all’insegna di una ripresa in chiave green, come indicato dalla comunità europea. Adesso è fondamentale lavorare incessantemente insieme per una gestione sempre più integrata della costa con la sostenibilità ambientale al centro”.

“La ventunesima edizione di questa guida è una promessa di benessere e felice abbandono alla naturaafferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – tanto più preziosa quanto più dura è la prova che la pandemia ha imposto a tutti. Da questa prova usciamo con la possibilità, e per certi versi la necessità, di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente fondandolo su più stringenti logiche di sostenibilità, responsabilità, rispetto della terra e delle generazioni future. Un paradigma cui l’accurato censimento degli ambienti marini e dei relativi comprensori turistici italiani che qui proponiamo, frutto della lunga collaborazione tra Touring Club Italiano e Legambiente, è legato fin dalle origini. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccezionali ricchezze dei mari e dei laghi italiani e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere”.

I comprensori a Cinque Vele

In Sardegna si aggiudicano le Cinque Vele le terre della Baronia di Posada e la Gallura costiera nel nord-est dell’isola, il comprensorio di Baunei sulla costa orientale, il litorale di Chia a sud e l’Area marina protetta della Penisola del Sinis e il litorale della Planargia nel tratto di costa occidentale.

Vacanze a Cinque Vele in Toscana assicurate nei comuni della Maremma, in quelli della Costa d’Argento e dell’isola del Giglio e sull’isola di Capraia. Tre comprensori fra i primi classificati anche per la Puglia che fa sventolare le Cinque Vele sulle isole Tremiti, lungo l’Alto Salento adriatico e l’Alto Salento ionico. Le località top della Sicilia sono le isole di Pantelleria e Salina, mentre in Campania si confermano a Cinque Vele i comprensori salernitani del Cilento antico e della Costa del Mito. Un comprensorio a Cinque Vele anche per Liguria, che conferma al vertice della classifica l’area del Parco delle Cinque Terre, e Basilicata con la Costa di Maratea.

Il meglio del mare italiano

Tra le 45 zone balneari raccolte nella Guida ci sono luoghi famosi in tutto il mondo come le Cinque Terre o la Costiera amalfitana, ma non mancano oasi di biodiversità, come il Delta del Po e la Laguna di Grado e Marano, o luoghi per vacanze più avventurose come gli arcipelaghi siciliani.

La guida nel complesso punta a valorizzare al meglio zone meno sfruttate e più incontaminate: con i suoi circa 7500 km di coste il nostro Paese riesce ancora a offrire spiagge deserte o poco affollate, paesi e borghi senza ingorghi ferragostani, luoghi e angoli incontaminati, feste e tradizioni ancora vive, cucina e ospitalità genuine e che valorizzano le produzioni tipiche.

Attenzione specifica è stata anche data alle attività sostenibili ed ecologiche: numerose le segnalazioni relative a escursioni (guidate o no), percorsi per biciclette, immersioni, possibilità di noleggiare canoe, iniziative per la riduzione della plastica usa e getta e altro. Non mancano i consigli per gite nell’entroterra.

I comprensori a Quattro Vele

Anche i comprensori premiati con le Quattro Vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza, in grado cioè di coniugare un territorio di qualità con gestione dei servizi di buon livello. Le Quattro Vele sventolano in Sardegna su ben 12 comprensori turistici. In Puglia sulle coste del Gargano, e più a sud sull’Adriatico lungo la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari, poi nel Basso Salento adriatico e lungo il litorale a nord e a sud di Taranto. In Sicilia nell’arcipelago delle Egadi, nel Golfo di Noto e sul litorale a nord di Trapani. Quattro vele sventolano anche sul Golfo dei Poeti in Liguria; nel Lazio lungo le coste delle isole Ponziane; in Campania sui comuni della Costiera amalfitana e sull’isola di Capri e in Abruzzo nei Comuni costieri dell’Area marina protetta Torre del Cerrano.

I laghi più belli

La guida dedica una sezione alle località regine del turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione al top per numero di comprensori tra i primi classificati, con ben tre laghi su sei a Cinque Vele: il lago di Molveno, quello di Fiè e quello di Monticolo. Cinque Vele anche per il lago dell’Accesa in Toscana, quello di Avigliana Grande in Piemonte, il lago del Mis in Veneto e la riva Occidentale del lago di Garda.

Accessibilità e sostenibilità

Nel corso della presentazione è stato fatto un focus sul vero e proprio boom dei temi dell’accessibilità e sostenibilità che sta interessando il comparto degli stabilimenti balneari. Grazie alla collaborazione fra Legambiente, Turisti per caso, la rivista Mondo Balneare e Village 4 All, società specializzata nella consulenza e supporto alle strutture turistiche sul tema dell’accessibilità, sono state raccolte con l’iniziativa “Cercasi spiagge accessibili” nei mesi scorsi, centinaia di segnalazioni da parte di utenti e imprenditori del settore sugli stabilimenti considerati più accessibili.

Si è provveduto a selezionare anche in questo caso le migliori esperienze che sono state raccontate nel corso della conferenza stampa, a cominciare da quelle presenti sulla spiaggia di Bibione, un litorale da tempo plastic e smoke free che ha sposato la causa dell’accessibilità, dalle storiche esperienze sul litorale della Versilia e dal racconto della definizione della Prassi Uni che ha fissato, caso unico in Europa, le linee guida per gli stabilimenti accessibili e sostenibili.

Inoltre, l’iniziativa Amici delle tartarughe

L’evento è stata, inoltre, l’occasione per presentare l’iniziativa di Legambiente “Lidi amici delle tartarughe” che prevede il riconoscimento di un apposito vessillo a quegli stabilimenti che si impegnano ad adottare, attraverso la firma di un disciplinare, alcune regole tartafriendly (es. pulizia spiagge manuale, riduzione inquinamento acustico e luminoso in ore notturne, distribuzione materiali informativi, collaborazione con centri recupero tartarughe marine). Dal prossimo anno, l’iniziativa verrà estesa ai Comuni e alle località costiere, con modalità diverse, e l’edizione 2022 della Guida presenterà così anche le amministrazioni amiche delle tartarughe marine.

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