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Abruzzo, anzi DaDAbruzzo che passione

Il Castello di Rocca Calascio (AQ), indimenticabile location del film Ladyhawke

Abruzzo, terra “selvaggia”, tutta da scoprire. In questo caso, per l’energia delle giovani fondatrici dell’associazione DaDAbruzzo che vogliono credere ad un Abruzzo diverso.

Dove D’Annunzio “coordina”idealmente turismo e didattica, arte e “transumanza”, d’anima e di passi. Ne parliamo con la presidente dell’associazione, Alice Petrongolo, storica dell’arte, educatore museale e guida turistica, che crede nel sogno di un Abruzzo capace di “valorizzarsi” semplicemente per quel che offre.

L’Abruzzo, come tutto il nostro paese, ha l'”immenso” da offrire. Basta non svenderlo al miglior offerente e apprezzarlo, carezzandolo ogni tanto. Alice con DaDAbruzzo gestisce la didattica del Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio di Pescara e dell’Abbazia di San Clemente a Casauria presso Castiglione a Casauria (Pe).

Alice, raccontiamo ai nostri lettori l’associazione DaDAbruzzo

DADAbruzzo è un’associazione di promozione sociale e culturale che opera nei settori del turismo e della didattica per valorizzare gli aspetti storici, artistici e culturali della regione. L’obiettivo principale che cerchiamo di perseguire attraverso le nostre attività è quello di sollecitare i turisti e i cittadini abruzzesi a comprendere l’importanza dei luoghi che visitano o abitano. Per questo abbiamo pensato ad attività diversificate che si rivolgono a un pubblico che va dalla scuola dell’infanzia fino all’età adulta, cercando di fornire a tutti una chiave di lettura in grado di favorire lo sviluppo regionale.

Chi siete e quando avete deciso di dare vita a questa idea?

DADAbruzzo nasce nel 2012 dall’energia delle sue giovani fondatrici. Sentivamo di voler dare forma alla passione per il turismo e per l’arte che ci accomunava, trovando la maniera di trasmetterla agli altri. All’epoca, però, eravamo molto impegnate in un dottorato di ricerca che ci ha fatto accantonare questo sogno fino a quando ci è stata donata una possibilità effettiva di fare qualcosa per il territorio: gestire la didattica del “Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio” di Pescara.

Abruzzo, anzi DaDAbruzzo, d'arte e d'Abruzzo che passione
Da sinistra, Valeria Gambi, Maria Fantone e Alice Petrongolo, presidente dell’associazione DaDAbruzzo, intervistata da GP News

Donne, giovani e di esperienze diverse

Il consiglio direttivo è composto da tre persone: ci sono io che vi parlo della nostra storia (Alice Petrongolo, Presidente), Valeria Gambi (Vicepresidente) e Maria Fantone (Segretario). Siamo tre storiche dell’arte e guide turistiche abilitate della Regione Abruzzo e nel nostro bagaglio di formazione abbiamo esperienze molto diverse. Nonostante quest’amicizia sia nata tra le aule universitarie, abbiamo poi intrapreso percorsi lavorativi differenti che ci hanno visto collaborare con realtà pubbliche e private nei settori del turismo, dell’istruzione e della didattica, maturando anche esperienze all’estero. Il sogno di portare avanti DADAbruzzo però, non ci ha mai abbandonate, ed è per questo che appena riuscivamo a ritagliarci del tempo ci riunivamo per pianificare itinerari, laboratori ed attività pensate per promuovere il territorio. Solo con gli anni abbiamo instituito delle prassi che oggi ci portano ad essere molto più organizzate rispetto al passato. Premesso che ognuna di noi cerca di coprire tutti i ruoli (dalla creazione di un laboratorio, all’ideazione di un itinerario turistico, fino alla comunicazione web), una fetta importante della promozione dei nostri eventi è affidata alla comunicazione online, dove abbiamo cercato di costruirci un’immagine rispettosa ed affidabile. Col passare del tempo abbiamo notato che i nostri associati quando pensano a noi hanno l’immagine di DADAbruzzo nella loro testa e non di Alice, Valeria o Maria e questo ci piace tanto.

Abruzzo, che fate in concreto?

Con DADAbruzzo promuoviamo attività trimestrali che comunichiamo attraverso la pubblicazione di un calendario online che dal blog viene poi condiviso sui canali online che gestiamo. Il nostro associato, in questo modo, conosce per tempo le attività da noi elaborate che comprendono visite guidate in centri storici o in musei, corsi che approfondiscono alcuni temi legati all’arte abruzzese, visite, letture e laboratori per bambini, collaborazioni con professionisti di settori diversi rispetto al nostro ma che possono apportare un contributo significativo alla nostra associazione ed attività specifiche in occasione di eventi ministeriali. Cerchiamo di promuovere le nostre iniziative soprattutto attraverso il mondo del web, grazie ai social, al nostro blog e alla newsletter mensile. Se gli associati ci danno il permesso, infine, cerchiamo di sfruttare anche le applicazioni di messaggistica istantanea, come whatsapp, che ci permettono di inviare direttamente le nostre locandine agli interessati. In linea generale, cerchiamo di dialogare sempre con la modernità tecnologica dell’epoca in cui viviamo. Ecco il programma del mese di dicembre.

D’arte e D’Abruzzo: di cosa ha bisogno in misura maggiore questa straordinaria terra? Nel nome c’è anche un richiamo al dadaismo?

Tempo fa scrissi un articolo “Perché l’Abruzzo” dove cercai di spiegare cosa potrebbe spingere un turista straniero a scegliere l’Abruzzo come meta per le sue vacanze. Quell’articolo rappresenta una sorta di dichiarazione d’amore a questa terra perché cercai di elogiare tutti quegli aspetti che amo tanto di questa regione e che potrei racchiudere nella sua caratteristica di essere una terra selvaggia e al contempo genuina. Questa genuinità si è conservata anche a causa dei suoi limiti. Se c’è una cosa di cui questa regione ha davvero bisogno è quella di aprirsi al mondo esterno senza perdere la sua genuinità, ma questo sarà possibile solo facilitando gli spostamenti interni permettendo a tutti di raggiungere anche mete scomode. Per abbattere quei limiti, inoltre, è necessario credere nel potenziale culturale della regione perché l’Abruzzo ha un volto storico-artistico il cui valore raramente viene riconosciuto. DADA è l’acronimo di D’Arte e D’Abruzzo, ma non volevamo togliere il legame col territorio nel nome dell’associazione quindi alla fine abbiamo deciso di lasciare la parola “Abruzzo” a designare l’identità della nostra realtà fin dal suo nome. DADA, però, fa giustamente pensare anche al dadaismo, il cavalluccio del nostro logo richiama proprio questo movimento artistico, che si basava sul concetto di un’arte intesa nella sua libertà espressiva, un’arte in grado di liberare gli uomini dal dramma della guerra. Arte come liberazione, quindi, e Abruzzo come identità territoriale sul quale operiamo.

Parliamo del territorio. di cosa c’è più bisogno?

Viaggiando tanto e collaborando con realtà distanti geograficamente ma che affrontano problemi molto simili a quelli che quotidianamente viviamo con DADAbruzzo mi rendo conto che lavoriamo in un territorio ancora vergine e questo per quanto possa essere molto stimolante sotto il punto di vista creativo, dall’altro è un limite che non ci permette di promuovere un prodotto già conosciuto e quindi già affidabile. Ogni volta ci troviamo nella situazione di dover convincere le persone che davvero vale la pena dare un’opportunità a determinati musei, centri storici o attività laboratoriali e a volte siamo stupite quando riusciamo a far partire un’attività, perché vuol dire che ce l’abbiamo fatta, che nel nostro piccolo abbiamo convinto qualcuno ad affidarsi a noi, ma soprattutto a conoscere meglio l’Abruzzo. In questa terra ho conosciuto persone molto in gamba e che stimo profondamente per la passione che li spinge a lavorare nel settore turistico, nonostante non ci si senta mai totalmente appagati. Il valore che viene riconosciuto a chi promuove il territorio non è all’altezza del reale impegno che s’impiega nella sua promozione. A volte ho la sensazione che siamo tante gocce in un oceano immenso e spesso mi capita di pensare che sarebbe fantastico se riuscissimo ad unire tutte le forze messe in campo per lanciare un unico messaggio.

Il museo della casa Natale di Gabriele D’Annunzio: in cosa consiste la vostra attività didattica?

La gestione didattica del “Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio” rappresenta la prima vera opportunità di crescita per DADAbruzzo. Attraverso una convenzione stipulata nel 2016 con il Polo Museale dell’Abruzzo, infatti, abbiamo avuto la possibilità di mettere in pratica la nostra formazione e le nostre esperienze lavorative pregresse. Abbiamo elaborato diverse proposte didattiche che mirano a far avvicinare le scuole alla conoscenza del poeta, ma anche delle opere d’arte abruzzese realizzate a cavallo tra XIX e XX secolo e custodite nel museo. Abbiamo ideato visite tematiche, laboratori e giochi didattici per le scuole di ogni ordine e grado, dando ad ogni studente la possibilità di visitare non solo il museo ma anche, in abbinato, il centro storico di Pescara, i musei del circondario nonché, spostandosi con il pulmino, altri centri abruzzesi legati alla vita del poeta. L’inizio di questa collaborazione ci ha portato fortuna perché di lì a poco abbiamo preso in gestione anche la didattica dell’Abbazia di San Clemente a Casauria presso Castiglione a Casauria (PE), del Mediamuseum di Pescara e della mostra permanente “Abiti e tessuti tradizionali Abruzzesi” ospitata presso il Palazzo Valignani di Torrevecchia Teatina (CH). Per conoscere le nostre proposte turistiche e didattiche, ecco il link. 

Siete soddisfatte o è solo l’inizio?

A distanza di sei anni dall’apertura di questa associazione ci sentiamo soddisfatte per i traguardi raggiunti. Abbiamo avuto la possibilità di accompagnare 3200 visitatori nell’ultimo anno di attività tra musei, borghi, centri storici, abbazie e castelli della regione. La strada è ancora lunga, ma nel nostro piccolo sentiamo di contribuire alla valorizzazione del territorio. Spesso le persone ci hanno scelto affidandosi alle nostre conoscenze e facendolo hanno creduto nelle nostre capacità, ma soprattutto hanno avuto la possibilità di innamorarsi di questa splendida regione. Noi dobbiamo tanto a DADAbruzzo e faremo il possibile per farla crescere, ma soprattutto per crescere con lei.

Foto: DaDAbruzzo

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