Si avvicina il Natale, tempo di muschi. Muschi e licheni rappresentano un alimento prezioso per le renne che si cibano di vegetali. D’inverno, alle temperature polari dove vivono, anche per loro può essere particolarmente difficile trovare cibo.
Una delle poche fonti di cibo in quel periodo, appunto, sono i licheni, nutrienti molto importanti perché sono tra i primi organismi che si insediano anche sulle rocce, svolgendo la funzione di “apripista” per la preparazione del substrato utile. In maniera che anche gli altri vegetali sopravvivano. Ancora a proposito di interconnessioni, pensiamo che nel 1986, dopo Chernobyl, alcune specie di licheni nel nord della Scandinavia avevano accumulato così tanta radioattività da rendere “radioattive” anche le renne.
Diverse specie di licheni sono invece molto sensibili all’inquinamento dell’aria, tanto da essere considerate indicatori utili per valutare la salute di un ambiente: se ci sono i licheni vuol dire che l’ambiente è pulito, se invece tendono a scomparire, il livello di inquinamento è alto e preoccupante.
Va anche sottolineato che le regioni artiche fanno da catalizzatore per l’inquinamento atmosferico generato nelle zone temperate, altamente industrializzate, del nord del mondo. Significa che se scompaiono i licheni per l’inquinamento, la sopravvivenza delle renne e di molti animali come cervi, alci e capre delle nevi potrebbe essere a rischio.