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Mini droni impollinatori al posto di api e farfalle

Mini droni impollinatori al posto di api e farfalle
Foto di Rebekka D da Pixabay

Mini Droni per rimpiazzare le api. Questi attrezzi impollinatori, minuscoli, grandi (anzi minuscoli) come colibrì, volano di fiore in fiore, proprio come le api.

I mini droni sono stati sviluppati all‘Istituto nazionale di scienze e tecnologie industriali avanzate (Aist) di Tsukuba, con una struttura ancora tutta da definirsi.

Per ora vengono telecomandati dall’elemento umano ma in futuro, grazie a Gps e intelligenza artificiale, potrebbero volare autonomamente, formando sciami capaci di rimpiazzare i veri insetti impollinatori sempre più a rischio estinzione. I robot impollinatori sono stati progettati per rimpiazzare api e farfalle, che sono ormai in declino a causa dei pesticidi.

Mini droni, fantasia “made in Japan”

I ricercatori giapponesi, coordinati da Eijiro Miyako, responsabile del progetto, sono giunti a questa scoperta utilizzando comuni droni a quattro eliche. Per farli diventare come veri e propri insetti impollinatori hanno applicato sul fondo dei droni una striscia pelosa ricavata dal crine di cavallo di un pennello.

Le setole del mini droni sono state ricoperte con uno speciale gel liquido ionico che, simile ad un collante, afferra e rilascia i granuli di polline di fiore in fiore. I ricercatori hanno dovuto effettuare parecchi test prima di arrivare al risultato perché governare un drone-colibrì e metterlo in condizione di raccogliere il polline non è stata operazione proprio semplice. I test hanno anche rilevato che il gel adesivo, colpito dalla luce, si mimetizza con l’ambiente circostante, in maniera da sfuggire ad eventuali attacchi di animali.

Meglio le api dei mini droni

Qualcuno ha detto: “Se le api dovessero sparire dalla superficie della Terra, all’uomo non rimarrebbero più di quattro anni di vita“. Le api non producono solo miele ma svolgono un ruolo determinante nella produzione alimentare. Un terzo del nostro cibo (come zucchine, albicocche, mandorle, coriandolo, olio di colza e molti altri alimenti) dipende dalla loro opera di impollinazione. La sindrome dello spopolamento degli alveari (Colony Collapse Disorder viene definita in inglese) ha fatto la sua prima triste apparizione nel 2006. Nel 2007 in Italia sono morte il 50% delle api.

Pesticidi, perdita di habitat, monocolture e cambiamenti climatici minacciano la sopravvivenza di questi insetti e, di conseguenza, la nostra produzione alimentare, tanto da spingere gli scienziati a progettare una sostituzione di questo tipo. Evidentemente, bisogna cambiare rotta. per non rischiare di sostituire le api con i mini droni.

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