Slow Travel, il nuovo modo di viaggiare che incoraggia i viaggiatori a rallentare i ritmi e godersi la bellezza dei luoghi con maggiore consapevolezza e autenticità. Con un occhio anche al pianeta.
Basta velocità, overtourism e masse indiavolate come il tifo alla Fantozzi. Lo slow travel – il nuovo trend che si è affermato negli ultimi anni, nato come conseguenza ai ritmi frenetici che caratterizzano la vita contemporanea – è un modo di viaggiare che enfatizza la qualità dell’esperienza rispetto alla quantità di attrazioni visitate o alla velocità del viaggio stesso.
C’è, dunque, una diversa visione del mondo ad animare lo slow travel, una filosofia del movimento che incoraggia i viaggiatori a rallentare il ritmo e a prendersi il tempo necessario per scoprire e apprezzare appieno i paesaggi e le culture locali, per immergersi autenticamente nel luogo che si sta visitando e vivere l’esperienza in modo più consapevole e sostenibile.
Tutto ciò può comprendere anche la scelta di mezzi di trasporto più lenti e sostenibili, camminare, andare in moto, preferire il treno all’aereo, insomma decidere di trascorrere più tempo in una singola destinazione, piuttosto che attraversare rapidamente più città o paesi in poco tempo. In preda al delirio transumante che accomuna la visione opposta delll’overtourism di massa.
Le generazioni passate, che hanno vissuto il fermento degli anni Sessanta e Settanta, forse senza saperlo, erano molto vicine a questa filosofia di viaggio. In quegli anni, infatti, le vacanze degli italiani erano molto diverse rispetto a quelle odierne: più lente, in località italiane più vicine e facili da raggiungere.
Molti viaggiavano con la propria auto, in autobus o in treno, alloggiavano in pensioni o in campeggi e trascorrevano le giornate a fare lunghe passeggiate o a godersi la natura. Pensiamo a come si viaggiava in camper, il classico furgoncino Volkswagen e a come l’evoluzione del camper ha fatto di questo mezzo di trasporto una delle scelte preferite da chi pratica slow travel.
Il viaggio in camper, che io non amo, consente di viaggiare a un ritmo lento, godendosi la strada e le bellezze del paesaggio, senza la fretta e lo stress tipici di altre modalità itineranti. Inoltre, il camper permette di essere più autonomi e di organizzare il proprio itinerario in modo flessibile, scegliendo le destinazioni e le soste in base ai propri desideri e bisogni. Viaggiare seguendo i propri ritmi e le proprie esigenze, senza essere schiavi di una serrata tabella di marcia, può portare una serie di indubbi vantaggi e benefici.
I cinque principali benefici dello slow travel
Più cultura e territorio
Lo slow travel permette di esplorare il territorio ed immergersi nella cultura locale in modo più profondo, incontrando persone e assaporando esperienze autentiche. Questo porta a una maggiore conoscenza e apprezzamento della storia, della cultura e del territorio visitato.
Meno stress
Una forma di viaggio meno frenetica, più rilassata e rilassante, che permette di godersi appieno le destinazioni visitate, senza la pressione di dover seguire rigide tabelle di marcia e rispettare liste di cose da fare o da vedere. Questo riduce sicuramente lo stress e l’ansia legati al viaggio stesso e ai vari spostamenti.
A favore dell’economia locale
Vivendo pienamente e consapevolmente il luogo, “viaggiare lentamente” permette di scoprire tutte le eccellenze enogastronomiche e artigianali locali, dando in questo modo un concreto sostegno all’economia locale attraverso l’acquisto dei prodotti e servizi offerti.
Impatto ambientale ridotto
Lo slow travel prevede l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, come il treno, la bicicletta o camminare, che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale del proprio viaggio. Inoltre, soggiornare in strutture turistiche sostenibili e acquistare prodotti locali contribuisce anche a preservare l’ambiente.
Esperienze autentiche
Lo slow travel permette di vivere esperienze autentiche e di conoscere la cultura locale in modo più profondo, di incontrare le persone del posto, apprezzare la storia e l’arte del luogo e assaggiare la vera cucina tradizionale locale. Ciò sicuramente contribuisce a rendere il viaggio un’esperienza unica, più significativa e memorabile.