Venerdì 24 aprile, WWF, anche tramite la community dei giovani WWF YOUng, ha partecipato alla quinta Mobilitazione Globale dei Fridays For Future. Lo sciopero globale per il clima, a causa del lockdown in vigore in molti Paesi per la pandemia di Covid-19, si è trasformato in digitale, svolgendosi sul web.
È stato possibile infatti, accedendo dal sito ufficiale, partecipare alla mobilitazione attraverso diverse azioni. Creando ad esempio, un proprio avatar da posizionare virtualmente nei pressi di Palazzo Chigi, oppure pubblicando un post sui propri canali social. I Fridays For Future, i giovani attivisti nati per la lotta contro i cambiamenti climatici, non si sono fermati neanche adesso.
Ma anzi, attraverso la tecnologia che abbiamo a disposizione, hanno deciso di continuare a lottare anche se in maniera differente. E questo soprattutto per mandare un messaggio importante. Quello che richiede che la questione ambientale non venga dimenticata, ma anzi presa più che mai sul serio in questo difficile momento. Chiedendo che si riparta in modo positivo per la Terra e i suoi abitanti.
La lettera dei Fridays For Future
Nella lettera che ha anticipato lo Sciopero, sono chiare le intenzioni dei giovani: “L’uscita dalla crisi sanitaria dovrà essere il momento per ripartire, e la transizione ecologica sarà il cuore e il cervello di questa rinascita: il punto di partenza per una rivoluzione del nostro intero sistema. La sfida è ambiziosa, lo sappiamo, ma la posta in gioco è troppo alta per tirarsi indietro.
Dobbiamo dare il via a un colossale, storico, piano di investimenti pubblici sostenibili che porterà benessere e lavoro per tutte e tutti e che ci restituirà finalmente un Futuro a cui ritornare, dopo il viaggio nell’oscurità di questa pandemia”.
È proprio in occasione del primo #GlobalDigitalStrike di venerdì che i ragazzi sono andati a svelare i punti della campagna #RitornoAlFuturo, visibile sul sito ufficiale. Campagna indetta dai Fridays For Future, alla quale WWF partecipa con altre importanti associazioni, per richiedere quell’ambizioso ma necessario piano di rinascita per non ritrovarsi a fine pandemia “un futuro ancora più indifeso di fronte all’emergenza climatica”.
Le proposte di #RitornoAlFuturo
Da “rilanciare l’economia investendo nella riconversione ecologica” a “realizzare la giustizia climatica e sociale” e “tutelare la salute, il territorio e la comunità”, una serie di proposte condivise da un’ampia schiera di movimenti e organizzazioni, che insieme costituiscono il programma e la soluzione proposta per la ripartenza.
“Con il movimento dei Fridays condividiamo la preoccupazione per il futuro. Sarebbe disastroso pensare a una logica dei due tempi –prima salviamo l’economia com’è e poi un domani (lontano) la rendiamo sostenibile- occorre puntare da subito su scelte innovative che vadano nel senso della decarbonizzazione, della salvaguardia degli ecosistemi, dell’economia circolare e dell’innovazione”, dichiarano i giovani di WWF YOUng.
“Le scelte green non devono esser considerate una variabile indipendente e accessoria dell’intervento dello Stato, ma devono essere la base dell’innovazione del nostro sistema economico e produttivo. La crisi climatica avanza e gli eventi catastrofici del 2019, le temperature record dei primi mesi di quest’anno, la siccità in corso in molte regioni del mondo, anche per paesi industrializzati, ci ricordano che è la più grande sfida che l’umanità abbia mai dovuto affrontare e che l’inazione, o l’azione troppo lenta per uscire dai combustibili fossili, fermare la deforestazione e il consumo del suolo, ecc. comporta rischi inimmaginabili: non vogliamo essere noi giovani a pagare il conto”, concludono.
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