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VEG-GAP, il verde urbano migliora le condizioni ambientali delle città?

VEG-GAP, il verde urbano migliora le condizioni ambientali delle città?
VEG-GAP, il verde urbano migliora le condizioni ambientali delle città? (Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay)

Il progetto europeo VEG-GAP, del quale ENEA è coordinatore, vuole fornire dati certi sull’efficienza della vegetazione in città per mitigare l’inquinamento atmosferico e la temperatura. Bologna e Milano le due città italiane che hanno aderito

Fornire dati e informazioni affidabili sugli effetti della vegetazione riguardo a qualità dell’aria e temperature in città. Questo è l’obiettivo del progetto europeo VEG-GAP (Vegetation for Urban Green Air Quality Plans), coordinato da ENEA e finanziato con 1 milione di euro dal Programma LIFE.

Dato che nelle aree urbane si concentra la maggioranza della popolazione mondiale, e che esse producono il 75% delle emissioni nocive in atmosfera, il presupposto è che il verde urbano rappresenti un’opportunità per migliorare le condizioni ambientali delle nostre città, riducendo l’inquinamento atmosferico e i fenomeni acuti innescati dai cambiamenti climatici, e, quindi, migliorando la salute dei cittadini e la loro qualità di vita economica, sociale e culturale.

Foto di djedj da Pixabay

Il progetto metterà per la prima volta a disposizione delle pubbliche amministrazioni linee guida e piattaforme informative, in grado di fornire dati sull’efficienza della vegetazione nel mitigare l’inquinamento atmosferico insieme alla temperatura.

Milano e Bologna le due città italiane ad aderire

In Italia partecipano al progetto VEG-GAP l’amministrazione comunale di Milano e la Città Metropolitana di Bologna, mentre in Spagna l’amministrazione comunale di Madrid. Le prime azioni messe in campo partiranno da una conoscenza approfondita dello stato attuale del verde e della qualità dell’aria nelle tre realtà urbane, con un approccio integrato che prenderà in considerazione il trasporto, la formazione degli inquinanti in atmosfera e la presenza degli edifici. “Oggi le amministrazioni pubbliche in Europa non dispongono di informazioni o strumenti di decisione sulla quantità di vegetazione, le specie da utilizzare e la loro distribuzione nelle aree urbane per migliorare la qualità dell’aria e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici”, spiega la ricercatrice ENEA Mihaela Mircea, responsabile del progetto.

Foto di Jan Blanicky da Pixabay

Il progetto VEG-GAP mira anche ad approfondire se il verde urbano, in alcune condizioni meteorologiche, può comportare rischi per la salute, in quanto la vegetazione ha sì la capacità di raffreddare e filtrare l’aria, ma anche di emettere composti organici volatili (BCOV) che contribuiscono alla formazione di alcuni inquinanti, come l’ozono (O3), e del particolato atmosferico (PM10).

I risultati del progetto forniranno le basi per anticipare gli effetti di diverse soluzioni ambientali come infrastrutture verdi, agricoltura urbana e cinture verdi e altre nature based solutions, promuovendo una visione integrata nello spazio e nel tempo dei cambiamenti della vegetazione urbana e, conseguentemente, dell’aria nella città”, conclude Mircea.

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