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Treno Verde in viaggio verso città più sostenibili

Treno Verde in viaggio verso città più sostenibili. Grazie alla collaborazione tra Legambiente e Ferrovie dello Stato parte la XXXI Edizione del Treno Verde, la storica campagna itinerante dedicata al tema della green mobility

L’appuntamento è a Roma per venerdì 15 febbraio 2019, quando, alla presenza di Stefano Ciafani, Presidente Legambiente, Gianfranco Battisti, AD FS Italiane e del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sarà presentato l’itinerario del 2019.

Il Treno Verde comincerà il suo viaggio il 18 febbraio da Palermo e lo concluderà il 5 aprile a Milano Stazione Porta Garibaldi, facendo tappa in 12 città.

Il convoglio ambientalista ogni anno fa tappa nelle maggiori stazioni del paese per promuovere la sostenibilità che parte dal basso, dalle persone, dalla condivisione. Da ciò che tutti possiamo fare per costruire insieme territori più sani e vivibili, anche alla luce degli obiettivi che l’Europa ci impone entro il 2020 e per il cui raggiungimento diventa fondamentale l’intervento sul settore dei trasporti: taglio del 20% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990); 20% del fabbisogno energetico ricavato da fonti rinnovabili; miglioramento del 20% dell’efficienza energetica.

Mobilità sostenibile, efficienza energetica, fonti rinnovabili per una migliore qualità della vita nei centri urbani, con la grande sfida globale di uscire dall’era delle fonti fossili e fermare i mutamenti climatici: ogni tappa del treno sarà una vera e propria tessera di un mosaico che aiuterà a definire il quadro delle migliori esperienze nazionali in tema di mobilità sostenibile in Italia.

Da sud a nord per incontrare le famiglie , gli enti e le aziende che hanno già messo in atto il cambiamento e tracciare il profilo del nostro Paese sulla scottante questione della mobilità urbana. E’ quanto sottolinea Serena Carpentieri, vicedirettrice di Legambiente: “Siamo partiti dalla sfida climatica che attende tutte le città e l’impegno è renderle sempre più green. Certo che in Italia c’è ancora tanto da lavorare”. Dunque al centro si pone l’urgenza di agire.

La mancanza di politiche economiche e sociali che permettano ai cittadini italiani di poter usufruire dei nuovi sistemi, rallenta la transizione ecologica che tutte le città sono ormai chiamate a compiere. Manca, ad esempio, una norma che regoli la micromobilità: l’utilizzo e la circolazione degli “acceleratori di andatura”, mezzi come hoverboard, segway, e skateboard e monopattini elettrici utili al completamento del primo e ultimo miglio di tragitto, a integrazione del trasporto pubblico. Così come l’offerta di mobilità urbane alternative, quali sharing mobility e percorsi ciclopedonali.

Manifesto per la nuova mobilità

L’edizione 2019 si distinguerà per la presentazione del  Manifesto per la Nuova Mobilità, più sostenibile, leggera e salutare. Dieci punti, che sono chiamati a firmare amministratori e aziende per cambiare volto alle aree urbane:

1 Siamo tutti cittadini, liberi e mobili: liberi di poter fare tutto senza essere proprietari di un’automobile.

2 Siamo nati per camminare: qualsiasi viaggio inizia e finisce a piedi.

3 Cento strade per giocare: per secoli bambini e adulti hanno giocato in strada. Oggi in città ci sono sempre meno bambini e più auto.

4 Lo spazio pubblico è un bene comune: serve per incontrarsi, sedersi all’ombra di un albero, giocare, manifestare le proprie opinioni e visitare monumenti e vetrine.

5 Innanzitutto sicurezza: oltre tremila i morti in Italia a causa di incidenti stradali.

6 Il trasporto a zero inquinamento: solo una mobilità muscolare e/o elettrica può garantire zero emissioni.

7 Muoverci leggeri: la bicicletta è il mezzo più efficiente per quadruplicare la velocità del pedone. La micromobilità, di proprietà o condivisa fa la differenza.

8 Il trasporto pubblico forma la città, è il primo violino: il sindaco dirige l’orchestra, lo spartito si chiama Piano urbano mobilità sostenibile (Pums)

9 Sharing mobility: con l’”Internet delle cose” si esce da casa a piedi e connessi a treni, bus, bici o automobili piccole o grandi, pagando solo l’uso esclusivo a minuti, ore, giorni o mesi.

10 Mobilità socialmente sostenibile: servizi pubblici elettrici, auto scooter e presto monopattini in condivisione. Questa è la smart city, piccola o grande che sia.

Nel corso del suo viaggio, come ogni anno, il Treno Verde seguirà un programma di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico delle città in cui farà tappa.

Cittadini e studenti come sempre, potranno salire a bordo per visitare la mostra didattica e interattiva, allestita all’interno delle quattro carrozze, che permetterà di toccare con mano le sfide che abbiamo di fronte, per segnare la fine dell’era delle fonti fossili a partire proprio da una mobilità a zero emissioni.

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