Tatuaggi hi-tech di ultima generazione per monitorare la salute. Sottili, flessibili, aderenti: sono i “tecno-tatuaggi”, basati su elettrodi e sensori all’avanguardia che verranno utilizzati per elettrocardiogrammi e altre tecniche di diagnosi
Nati dalla collaborazione fra Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, Università Statale di Milano e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, i tatuaggi hi-tech funzionano in questo modo.
Gli elettrodi sono direttamente stampati sulla carta dei tatuaggi trasferibili tramite stampante a getto di inchiostro e inchiostri organici, adatti alla pelle e a condurre elettricità. In questo modo, gli elettrodi possono essere creati in base alla forma più necessaria e sulla misura dell’area precisa di applicazione, anche il viso.
Il segnale elettrico che possono trasmettere arriva sino a tre giorni, senza utilizzo di gel, mentre gli elettrodi attualmente utilizzati arrivano fino a sole 8 ore. In pratica, il loro funzionamento è simile a quello dei tanti amati braccialetti fitness sempre più in voga. Insomma, anche i più critici di fronte alle tecnologie, temendone troppo l’invasiva presenza, possono dormire sonni tranquilli.
Gli innovativi sensori, l’esempio più recente di un’elettronica “a pelle”, sono a basso costo, di facile utilizzo e, al pari di un tatuaggio temporaneo, vanno via lavandoli con acqua e sapone. Sono anche perforabili. Peli e capelli possono continuare a crescere senza danneggiare l’elettrodo. In questo modo è anche possibile effettuare elettroencefalogrammi sulla lunga distanza.
Non è poco, insomma, avere un tatuaggio che per una volta non fa troppo gridare allo scandalo ma anzi ci tiene “d’occhio” e ci aiuta a capire come stiamo. Diverse aziende del settore bio-medico hanno già dimostrato di essere particolarmente interesante al progetto tutto “made in Italy”. Si tratta, infatti, di un campo in fortissima espansione. Che potrebbe portare benefici sulla nostra salute e anche un indiscutibile “rivalutazione” dei tatuaggi da parte di chi non li ama.
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