Non a caso, l’Unione Europea negli ultimi tempi ha deciso di spingere sul pedale dell’acceleratore, con una nuova direttiva che fissa degli obiettivi specifici in vista del 2030.
Ovvero il raggiungimento di un target al 42,5% per quel che riguarda la copertura dei consumi energetici con le già citate rinnovabili. Vediamo quindi di approfondire questo tema, scoprendo i numeri nel dettaglio e le fonti di energia pulita più importanti.
UE: aumentare la copertura dei consumi entro il 2030
Come anticipato poco sopra, la nuova direttiva UE prevede che entro il 2030 almeno il 42,5% del consumo energetico dei Paesi membri debba essere coperto dall’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Inoltre, è bene specificare che tale accordo dovrà comunque essere ratificato passando per i banchi dell’Europarlamento, e che al momento rappresenta soltanto una proposta (ma con basi più che concrete).
Qualora venisse approvata, tale direttiva diventerà ovviamente vincolante per tutti gli stati membri, che dovranno fissare come nuovo obiettivo il raggiungimento della quota di copertura prevista. In tal senso, l’intesa passa anche da un compromesso: l’Ue ha infatti approvato l’inserimento dell’idrogeno a basse emissioni nella lista delle fonti di energia rinnovabili. Da sottolineare anche il fatto che le biomasse partecipano a loro volta al pacchetto in questione.
Quali sono le fonti di energia rinnovabili installabili in casa?
Oggi molte famiglie hanno già provveduto all’installazione di una fonte di energia rinnovabile fra le quattro mura domestiche. La prima opzione che viene in mente, nonché la più diffusa, sono i pannelli fotovoltaici e solari, perfetti sia per riscaldare l’acqua sanitaria in casa, sia per sfruttare l’energia del sole per coprire i consumi energetici.
Meno frequente, ma altrettanto valido, è l’utilizzo della geotermia che, come viene spiegato in alcuni articoli disponibili online sull’energia geotermica, è un principio antichissimo sfruttato fin dai tempi degli Antichi Romani. La geotermia, infatti, sfrutta il calore proveniente dalle profondità della terra, utilizzandolo per generare energia termica per il riscaldamento delle abitazioni.
I sistemi idonei per generare energia geotermica sono tre, e si tratta delle pompe di calore geotermiche, delle sonde verticali od orizzontali e del sistema di distribuzione del calore a basse temperature tramite pannelli radianti o a pavimento.
Esistono comunque anche altre fonti di energia rinnovabile, che meritano di essere menzionate, come nel caso dell’energia eolica e delle già citate biomasse. La prima sfrutta l’energia cinetica del vento per generare elettricità, mentre le seconde si basano sulla combustione di sostanze organiche (come nel caso del pellet) per generare calore ed energia. In sintesi, le soluzioni sono numerose.