mercoledì, Aprile 2, 2025

Rome 10°C

Plastica, in natura batteri killer capaci di mangiarla per un riciclo green

Plastica, in natura batteri killer capaci di mangiarla per un riciclo green
Fonte @Pixabay

Gli studiosi hanno dimostrato che i microbi presenti negli oceani e nel suolo di tutto il mondo si stanno evolvendo per “digerire” la plastica

La plastica ormai si trova dovunque causando quell’inquinamento che oggi rappresenta una delle sfide più importanti del nostro tempo. Dalle cime dell’Everest al profondo degli oceani, attualmente per liberarsi della plastica non sembrano esserci soluzioni che possano risolvere questo problema.

Proprio perché la plastica è un materiale particolarmente difficile da degradare e riciclare, gli scienziati di tutto il mondo sono impegnati nella ricerca di batteri in grado di produrre enzimi per scomporre rapidamente il materiale plastico in specifiche condizioni.

Questo è quanto risulta da un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori presso la Chalmers University of Technology, a Göteborg in Svezia.

Gli studiosi hanno dimostrato che i microbi presenti negli oceani e nel suolo di tutto il mondo si stanno evolvendo per “digerire” la plastica. Dopo aver compilato un elenco di dati relativi a 95 enzimi microbici già noti per degradare la plastica, presenti nella maggior parte dei casi nei batteri in discariche e in determinati luoghi ricolmi di plastica, la ricerca ha trovato oltre 30.000 enzimi diversi in grado di degradare 10 diversi tipi di materiali plastici.

Per arrivare a questo risultato i ricercatori hanno analizzato oltre 200 milioni di campioni di DNA prelevati da 236 diversi ambienti di diverse parti del mondo in siti sia marini che terresti.

Nei campioni oceanici sono stati trovati circa 12.000 nuovi enzimi, prelevati a profondità differenti e in 67 località e proprio dai campioni provenienti dalle maggiori profondità degli oceani gli esperti hanno notato che i livelli di enzimi degradanti erano maggiori.

Quindi questa è la dimostrazione che i livelli di inquinamento da plastica aumentano con la maggiore profondità.

In merito ai campioni prelevati al suolo, le località sono 169 in 38 paesi e 11 diversi habitat contenenti circa 18.000 enzimi in grado di “digerire” la plastica. Il 60% circa di questi enzimi studiati era finora sconosciuto, quindi si pensa ad un’evoluzione delle molecole naturali mai esistita, che per vivere si sono adattate in un ambiente sempre più pieno di rifiuti plastici.

La scoperta di batteri terrestri in evoluzione, oltre ad essere un indicatore dello stato di salute di vari ecosistemi, potrebbe rappresentare una svolta per la degradazione dei materiali plastici facilitando l’abbattimento di una importante parte dell’inquinamento umano.

Fonte: Microbial Biology

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
ALTRI ARTICOLI
nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

i più letti

Newsletter

Gli articoli della settimana direttamente sulla tua email

Newsletter

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e garantire il corretto funzionamento del sito. Continuando a utilizzare questo sito, riconosci e accetti l'uso dei cookie.

Accetta tutto Accetta solo i necessari