Niue, una piccola e magica isola dell’Oceano Pacifico, riconosciuta come “Dark sky place”, un attestato che sottolinea la bellezza di un luogo prezioso dove il cielo e le stelle rappresentano un valore in più da proteggere. Uno spettacolo grandioso tutto da preservare
Niue è un’isola caratterizzata da una atmosfera da favola, un’isola poco conosciuta, poco più grande di un atollo, dove il cielo rappresenta una “riserva di cielo scuro” e perdersi nei proprio sogni diventa più facile. Niue si trova 2400 chilometri a nord-est della Nuova Zelanda, all’interno di un triangolo formato da Tonga a ovest, Samoa a nord e le Isole Cook a est. Una porzione di Nuova Zelanda tra le isole della Polinesia.
Un luogo straordinario, protetto da ruvide rocce calcaree che si fondono con la barriera corallina, un posto ideale dove fuggire e far perdere traccia di sé. Non è un luogo ancora travolto dal turismo di massa ma chi visita Niue rimane affascinato dalle cave e dalle grotte dall’acqua color smeraldo. A Niue, inoltre, da giugno e ottobre, è possibile cimentarsi con un’altra esperienza a dir poco esaltante: nuotare con le balene e i delfini.
Niue è “Dark sky place”
Ma Niue non è solo tutto questo. Infatti, è diventata da poco Dark sky place, un titolo importante che è stato conferito all’isola dall’International dark sky association, un’associazione che ha come obiettivo quello di valorizzare il cielo e proteggerlo dall’urbanizzazione e dall’inquinamento luminoso.
Il cielo è infatti la “riserva” principale da proteggere a Niue. Quando arriva la notte, le stelle illuminano tutta l’isola, in maniera così potente e primordiale da realizzare uno spettacolo che definire indimenticabile è riduttivo. Possiamo solo immaginare.
A Niue quindi non troviamo solo un paradiso tropicale incontaminato. Il cielo assume l’aspetto di una polvere scintillante che diventa tutta un’anima con la luce del tramonto e l’Oceano si trasforma in una divinità sorridente.
Una nazione “buia” come Niue permette di godere del cielo e delle stelle in maniera unica. Soprattutto se pensiamo che l’80 percento della massa terrestre soffre di una malattia che si chiama inquinamento luminoso.
Il governo si è impegnato in maniera particolarmente attiva per proteggere il cielo e le stelle dell’isola. Affinché tutto questo accadesse, ha sostituito lampioni pubblici e riductto al minimo i punti di luce, sia dei centri abitati che delle abitazioni private, in maniera da preservare l’intera zona dall’inquinamento luminoso. Il risultato è stata la riscoperta della bellezza del cielo stellato e di tutta la sua infinita poesia.
Va rilevato che non è facile raggiungere l’atollo, un delle destinazioni meno frequentate al mondo. In ogni caso, bisogna partire da Auckland in aereo, con un volo di circa tre ore e mezza. Il centro turistico principale è Alofi, la capitale, che conta circa 400 abitanti. Il resto, una terra selvaggia e “visionaria”.
I luoghi riconosciuti come Dark sky place, un patrimonio autentico
Sono attualmente 130, in tutto il mondo, i luoghi riconosciuti dalla Dark sky association. Tra questi, troviamo parchi, zone e santuari lontani e remoti, distanti centinaia di chilometri dai centri urbani, Niue invece è stata la prima nazione al mondo ad aver ricevuto il riconoscimento.
La Dark sky association è nata nel 2001. Negli anni ha creato santuari del cielo notturno in giro per il mondo come il Parco nazionale del Grand Canyon, negli Stati Uniti, il comune di Albanyà, nella comunità autonoma della Catalogna, la montagna Pic du Midi de Bigorre, nei Pirenei e l’isola della Grande Barriera, in Nuova Zelanda.
Niue, oltre al suo cielo notturno straordinario, può vantare una riserva marina che racchiude il 40 per cento delle sue acque territoriali. Non solo. C’è anche l’area di conservazione della foresta di Huvalu, dove vivono specie di flora e fauna tra le più minacciate al mondo.
Di Niue, appena 260 chilometri quadrati di grandezza, se ne era parlato nel 2019 per la morte di “Trevor”, il germano solitario simbolo dell’isola. Una storia a cui è stata data ampia diffusione grazie ai social. L’anatra era diventata famosa per essere l’esemplare unico della sua specie, arrivato non si sa bene come sulla terra del “cielo protetto”.
L’anatra selvatica era stata uccisa da un cane e la morte dell’anatra era rimasta particolarmente impresa nel cuore della gente. Al punto che il presidente del parlamento neozelandese, Trevor Mallard, aveva espresso ufficialmente le proprie condoglianze agli abitanti di Niue.
Oggi questo stato dal cielo buio offre un patrimonio celeste da tutelare, dove la luna, le stelle e i pianeti si mostrano nel loro massimo fulgore grazie all’assenza di luce. Una volta tanto l’oscurità stessa è luce capace di portare gioia neglio occhi e nel cuore.
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