Italia Nostra ha deciso di rivolgersi alla più alta carica dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invitandolo ad intervenire vietando concerti di massa nei siti di rilevante interesse naturalistico
Sabato e domenica scorsi Marina di Cerveteri ha ospitato le due date previste del Jova Beach Party 2022 che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di spettatori. I due concerti hanno continuato ad alimentare le polemiche su uno spettacolo fortemente osteggiato dalle associazioni ambientaliste.
Settimane fa la Lipu–BirdLife Italia aveva alzato la voce sottolineando come “le spiagge sono un ambiente delicato: farne un luogo di concerti è sbagliato materialmente e culturalmente”. Preoccupazioni e contrarietà condivise da buona parte del mondo associazionistico ambientale. Su posizioni nettamente contrarie il WWF che ha fatto del Jova Beach Party 2022 un momento centrale del suo progetto Ri-Party-Amo che vuole rappresentare un’iniziativa concreta per coinvolgere quante più persone possibile a difesa e salvaguardia del territorio nazionale.
La decisione di ripetere il tour del 2019 sulle spiagge, per il quale la Lipu aveva già manifestato una forte contrarietà e invitato l’artista a rinunciarvi o a spostare in alcuni casi la location dei concerti, porterà nel corso dell’estate del 2022, migliaia di spettatori ai concerti sulle spiagge, un affollamento aggravato dall’utilizzo di impianti audio di altissima potenza, senza contare la realizzazione di parcheggi e interventi di trasformazione a volte irreversibili sugli ambienti naturali.
Le associazioni in ogni caso tengono a precisare che non c’è nessuna forma di polemica ‘ad personam’, anzi riconoscono a Jovanotti la volontà di voler operare per la difesa dell’ambiente ed il suo impegno testimoniato da anni di carriera. Ma ritengono fondamentale richiamare quelle norme comunitarie che guardano alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche.
Italia Nostra, appello al Presidente Mattarella
Ultima a prendere la parola e ad alzare il tiro della polemica è stata Italia Nostra che ha deciso di far arrivare un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché intervenga per valutare il fenomeno dei concerti di massa nei siti di rilevante interesse naturalistico.
Nell’appello, a firma del presidente Edoardo Croci, si legge testualmente: “Tali eventi e le modificazioni che comportano vengono presentati come si trattasse di fatti inevitabili, a cui fare seguito, eventualmente, con le ‘compensazioni’ ambientali. Un meccanismo – sottolinea il presidente di Italia Nostra – che offende e degrada la storia millenaria del nostro Paese, i suoi tratti distintivi ed un ricchissimo e sedimentato patrimonio comune di biodiversità che ancora si conserva proteso sul Mare Nostrum.
Il nostro patrimonio pubblico non è e non può essere bene ‘usa-e-getta’, asservito al mercato. Il danno per l’ambiente è sempre grave e promuove l’incoscienza dei numerosi partecipanti, e non contribuisce certo a maturarne la coscienza e la responsabilità verso la gravità dei problemi dell’ecosistema”.
Pertanto, Italia Nostra si rimette alla valutazione del Presidente Mattarella, per trovare i modi migliori per gestire il fenomeno e promuovere adeguati provvedimenti normativi.