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Il diritto alla Natura in Costituzione, ecco la proposta

Il diritto alla Natura in Costituzione, ecco la proposta
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Tre associazioni ambientaliste hanno presentato in Senato una proposta per il riconoscimento costituzionale della tutela dell’ambiente e di uno specifico diritto ambientale. Una modifica che agevolerebbe gli interventi e limiterebbe le violazioni

Quanto e come è presente l’ambiente e come è tutelato nella nostra carta costituzionale? I padri costituenti, tra il 1946 e il 1947, non presero immediatamente coscienza di quanto l’azione umana potesse nuocere al patrimonio naturale. Così l’unico riferimento fu fissato nell’articolo 9 della Costituzione dove ci si limitò a prevedere l’impegno della Repubblica a tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione.

Con il trascorrere degli anni, anche guardando al diritto internazionale ed europeo, ci si rese conto che le questioni ambientali imponevano una legislazione dedicata, che andasse a coprire più temi come: l’inquinamento atmosferico e delle acque o la gestione dei rifiuti.

Nel 1979 la Cassazione, con la famosa sentenza n. 5172 del 6 ottobre, ha provveduto a legare l’articolo 9 e la tutela del paesaggio all’articolo 32 che guarda alla tutela della salute, riconoscendo un diritto ad un ambiente salubre.

Nel 2001 si è provveduto ad una riforma del Titolo V della Costituzione, ma limitando semplicemente l’assegnazione alla potestà esclusiva dello Stato della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Quindi un riconoscimento specifico del termine ambiente, ma circoscritto soltanto alla distribuzione di competenze tra Stato ed enti locali. La Corte costituzionale, a sua volta, con una copiosa giurisprudenza, ha affermato che l’ambiente è un valore costituzionalmente protetto.

Tuttavia è rimasta sempre insoluta la possibilità di riconoscere all’ambiente un fondamento già nei primi 12 articoli della Costituzione.

Date queste premesse, ci piace sottolineare la proposta di tre associazioni ambientaliste, Accademia Kronos, Ecoitaliasolidale e Marevivo, che hanno presentato in Senato, nelle mani del senatore Maurizio Gasparri, una nuova proposta che preveda di inserire nella Carta costituzionale “Il diritto alla tutela della natura, ossia: il diritto alla vita, alla diversità della vita, all’acqua, all’aria pulita, all’equilibrio, al ripristino, a vivere libera dalla contaminazione, alla tutela  e alla dignità degli animali”.

Tutto ciò rappresenterebbe per l’ambiente una novità sostanziale e soprattutto un pieno riconoscimento di propri diritti: un diritto ambientale che come tale permetterebbe che tutto ciò che lo leda vada rimosso o vietato.

L’idea, sostenuta da Rosalba Giugni per Marevivo, Piergiorgio Benvenuti per Ecoitaliasolidale ed Ennio La Malfa per Accademia Kronos, ha avuto attenzione con la previsione di successivi incontri per perfezionare la proposta di modifica costituzionale.

Non mancano esempi nel mondo, tra questi ricordiamo Ecuador e Bolivia, che hanno previsto nelle loro Carte la dicitura “Il diritto alla natura di Esistere…”. L’Italia, dando seguito, sarebbe la terza nazione al Mondo che dota la propria costituzione di un articolo in chiara difesa dell’ambiente naturale, consentendo così la nascita di regolamenti più stringenti.

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