Noi di Green Planet News siamo andati ad intervistare Lucia Bruno dell’associazione GattieCani.org per farci raccontare del loro lavoro e dell’aiuto che danno non solo agli animali, ma con loro, anche alla società. GattieCani.org si occupa di animali in difficoltà soprattutto nelle regioni del Lazio e dell’Umbria e principalmente di cani e gatti, ma non solo.
L’associazione nasce da un gruppo di volontarie che già da prima si occupavano singolarmente di animali bisognosi di cure e adozioni. Volontarie che vedendo la sofferenza di molti animali abbandonati nelle strade, ma anche adottati o comprati con estrema superficialità, hanno deciso di unire le loro forze in un’associazione che potesse essere di aiuto concreto alla società e a questi amici a quattro zampe. Animali bisognosi di cure, ma anche dell’amore di una casa pronta ad accoglierli.
Da quando poi è iniziata l’emergenza da coronavirus, gli animali in difficoltà sono notevolmente aumentati. Il numero di abbandoni è cresciuto anche a causa della diffusione di notizie non veritiere o mal riportate. In questo momento, dunque, l’aiuto di GattieCani.org è fondamentale.
Dall’inizio della pandemia infatti, le sue volontarie sostengono anche tanti di quegli animali che sono rimasti soli perché i loro padroni sono stati ricoverati, o sono costretti a casa e non possono prendersi cura di loro normalmente. L’intervista a Lucia Bruno di GattieCani.org.
Lucia, la vostra associazione di cosa si occupa esattamente?
La nostra associazione si occupa di animali in difficoltà prevalentemente nelle regioni del Lazio e dell’Umbria. Ci occupiamo principalmente di cani e di gatti, anche se di rado ci è capitato di soccorrere volpi, bianconi (fa parte della famiglia dei rapaci), e ricci.
Come nasce? Da dove parte l’idea?
Siamo un piccolo gruppo di volontarie che già da anni si occupava degli animali bisognosi di cure e adozione del territorio. Prima operavamo singolarmente e da sole ma, come si dice, l’unione fa la forza e abbiamo deciso di unirci in un’associazione per poter crescere e aiutare sempre più animali in difficoltà.
L’idea è nata perché vedevamo quotidianamente animali adottati o comprati con superficialità e poi abbandonati. Cucciolate indesiderate abbandonate come rifiuti in strada, animali privi di cure abbandonati a loro stessi e tanto altro. Vedevamo insomma tanta sofferenza e ignoranza e abbiamo pensato che, nel nostro piccolo, potevamo sicuramente dare un contributo alla società e una vita migliore agli animali che incontravamo sulla nostra strada.
Al momento di cosa vi state occupando?
Prima dello stop per il coronavirus, ci stavamo occupando come sempre di far adottare e di sterilizzare quanti più randagi possibili per evitare di essere sommerse come ogni primavera da centinaia di cuccioli indesiderati e abbandonati. Purtroppo abbiamo dovuto fermare tutto per le misure di contenimento del virus, giustamente. Contiamo di ripartire appena sarà possibile.
Per le adozioni stiamo comunque continuando a sponsorizzare gli animali e a parlare con le persone interessate. Inoltre ci stiamo occupando di tutti gli animali che sono con noi (che sono tanti!) che hanno bisogno di cibo, cure e soprattutto affetto e delle colonie di randagi sparse sul territorio. Ci stiamo occupando anche di alcuni animali che sono rimasti soli in questo periodo perché i proprietari sono malati o sono a rischio e non possono uscire.
In questo periodo, da quando è iniziata l’emergenza da coronavirus con Fake news annesse, quanti sono gli animali che sono stati abbandonati?
In questo momento difficile gli abbandoni di animali purtroppo sono aumentati. Per noi i numeri erano già alti prima, figuriamoci ora. Stiamo cercando di aiutare nel nostro piccolo più animali possibili, ma non è facile, visto che sono ferme anche le attività che spesso svolgiamo per reperire fondi.
Purtroppo le notizie false ci sono e sono parecchie; non tutti verificano le fonti e la veridicità di ciò che leggono.
Noi ci atteniamo sempre alle informazioni degli organi istituzionali come OMS e ISS dalle quali emerge come in rari casi semmai gli animali siano anche loro vittime del virus, in quanto possono essere contagiati dall’essere umano ammalato. Speriamo di uscire presto da questa situazione, sia per gli umani che per gli animali.
Come possiamo aiutarli nel concreto?
Nel concreto possiamo aiutare gli animali e di conseguenza le volontarie che se ne occupano, diffondendo notizie vere e informazioni scientifiche, donando cibo, medicine, antiparassitari, cappottini e tutto ciò di cui necessitano per vivere bene. O meglio ancora donare ad un cane o un gatto randagio o di canile amore e una casa dove vivere sereno in famiglia.
Da quando è iniziata la quarantena come la state affrontando?
Questo, come dicevamo, è un momento difficile per tutti e tutte. Noi stiamo cercando di rispettare le regole e uscire il meno possibile, se non per andare a nutrire e ad accudire gli animali o per emergenze veterinarie.
Alle persone che ci contattano per chiedere aiuto per le più diverse ragioni, stiamo offrendo il nostro supporto e aiuto telefonico cercando di dare consigli per gestire al meglio possibile la situazione. In attesa poi di poter andare noi a verificare appena potremo uscire di nuovo. In caso ci chiamino per emergenze veterinarie mettiamo in contatto con veterinari e/o asl nei casi in cui siano loro i competenti a risolvere la situazione
Che progetti avete per il futuro e cosa ti auguri?
Per il futuro abbiamo i “soliti” progetti: aiutare più animali e persone possibili, sterilizzare i randagi, educare e sensibilizzare le persone sulla importanza della sterilizzazione per non aumentare il numero dei randagi e degli animali reclusi nei canili.
Far comprendere l’importanza e la grande emozione che dà adottare e non comprare un animale, soprattutto un animale adulto che, essendo perfettamente consapevole di quello che ha passato, darà gioia e amore immensi a chi gli darà la possibilità di avere una vita migliore e felice.
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