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Empathydog, consigli contro caldo e stress nell’estate dei nostri cani

Empathidog, consigli contro caldo e stress nell’estate dei nostri cani
Empathidog, consigli contro caldo e stress nell’estate dei nostri cani (Foto di Zigmars Berzins da Pixabay)

Christian Costamagna, ideatore del metodo di educazione canina Empathydog, spiega come far affrontare meglio le alte temperature al cane e come comportarsi per evitare stress in vacanza, dalla passeggiata al ristorante, divertendosi con lui e comprendendo la sua comunicazione

Con l’arrivo di agosto sono tanti gli italiani che si metteranno in viaggio accompagnati dai loro fedeli amici a 4 zampe. I cani, esattamente come noi, possono vivere i disagi o le difficoltà che i viaggi, le alte temperature e le nuove abitudini comportano, per questo diventa fondamentale non dimenticare alcune attenzioni particolari.

Al fine di non sbagliare, Christian Costamagna ha ideato il metodo Empathydog. Un nuovo approccio all’educazione del proprio cane, con l’obiettivo di permettere a lui di esprimere il suo massimo potenziale, renderlo ancora più sereno ed equilibrato gestendo le giornate e a trasformando le abitudini negative in positive. L’obiettivo fondamentale è quello di riuscire a comprendere la sua comunicazione e saper affrontare con semplicità ogni situazione quotidiana.

Foto di Lenka Novotná da Pixabay

Una nota fortemente negativa dell’estate che può comportare problemi anche nel rapporto con il proprio amico peloso è il caldo. “La temperatura normale del cane si aggira intorno ai 38°, oscillando tra i 37,5° e i 38,9°, per cui è soggetto a colpi di calore, anche perché lui è molto più vicino alla terra e quindi patisce di piùspiega Christian Costamagna ideatore di Empathydog –. Anche l’asfalto è un pericolo per il cane, perché oltre ad emanare più calore può anche causare ustioni alle zampe. Quando la temperatura esterna è di 30°, quella dell’asfalto può raggiungere i 55°, per questo è bene fare sempre attenzione”.

Andare in vacanza con il cane può arricchire il viaggio di emozioni positive e contribuire a consolidare il legame, ma a volte si possono riscontrare dei problemi, soprattutto al ristorante o in alcuni luoghi turistici, con il cane che fatica a rispettare alcuni divieti.

Questo accade perché la sua educazione non è ‘perfetta’ e non è abituato a comprendere determinati comandi e situazioniprosegue Costamagna –. Il rischio, però, è quello di tornare a casa più stressati di prima. Ovvio che non possiamo pensare di risolvere problemi che ci si porta dietro da tempo in una manciata di giorni, ma in qualche modo si può riuscire a rendere le vacanze più serene per noi e per il nostro amico scodinzolante”.

Empathydog e 5 semplici accortezze per difendere il cane dal caldo

• uscire nelle ore meno calde e portarlo in posti dove c’è erba o terra. Se ci si trova in città in cui l’unico posto è l’area cani e per arrivarci si deve passare sull’asfalto, è importante cercare di passare in posti all’ombra e nelle ore di minore caldo. In ogni caso, si possono mettere delle creme protettive per le sue zampe;

• non tagliare il pelo del cane, perché è fatto proprio per ripararlo dal caldo;

• se ha caldo le parti che lo aiutano raffreddarsi sono: l’interno coscia, sotto le ascelle, sul collo, sulla testa e sulle zampe. E, se è possibile, è bene portarlo in una zona più fresca.

• portare sempre con sé acqua fresca, anche a passeggio, in modo da non farlo disidratare e rinfrescarlo;

• solitamente in casa sa trovarsi il posto più fresco da solo, ma all’esterno non è così. Se è evidente che ansima troppo, è importante creare una corrente di aria fresca, così che possa trovare il modo di rinfrescarsi un pochino.

Empathydog ci dà 3 consigli antistress in vacanza

• se è noto che non va d’accordo con gli altri cani, evitare di farlo “socializzare” al guinzaglio, perché questo potrebbe creare maggiori problemi. La cosa migliore è sempre da liberi e in aree apposite, se si ha paura che possa scappare. Ma sarebbe meglio evitare l’incontro, così da non farlo innervosire e di rovinarsi le vacanze. Poi, al ritorno a casa, un buon consiglio è di lavorare sul problema;

• se solitamente non sta fermo e tranquillo quando ci si trova al ristorante, per evitare di fare una brutta figura e di fargli vivere male quel momento, è bene farlo sfogare prima con una lunga passeggiata, una corsa in libertà, una nuotata. Se possibile, cercare il tavolo più isolato e tranquillo, così anche lui si rilasserà;

• se tira in passeggiata cercare di lasciarlo un po’ più lungo con il guinzaglio, permettendogli di annusare di più e anche più lontano. Spesso vedo guinzagli corti che non danno al cane la possibilità di muoversi, e questo crea maggiore tensione. Ovviamente, occorre anche comunicare in modo corretto con il corpo, e dire e fare ciò che si chiede al cane, dandogli, però, anche modo di sfogarsi. Avendo un guinzaglio più lungo ed annusando di più, il cane è come se leggesse il giornale canino, perché dalle pipì di altri riconosce se sono maschi, femmine, giovani, vecchi, in salute, malati… ecc. Così anche lui conosce il mondo intorno a sé e può esplorare quel posto nuovo, poiché lui lo fa con il naso, a differenza nostra, che lo facciamo con gli occhi.

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