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Effetto Greta, cronaca di una giornata per l’ambiente

Effetto Greta, cronaca di una giornata per l'ambiente
Effetto Greta, cronaca di una giornata per l'ambiente

Greta in piazza e anche Green Planet News. Centinaia di cartelli senza simboli di partiti, disegnati a mano con slogan divertenti e di denuncia: “Piantalberi”, “Make earth cool again”, “Make earth Greta again”, “Ci avete rotto i polmoni” ”Se il mondo marcisce, noi per lui marciamo”, “E ora iniziamo il cambiamento… quello umano”, “L’apocalisse voglio vederla solo al cinema”, “Tutti vogliono essere Greta”

Effetto Greta, cronaca di una giornata per l'ambiente

Una piazza viva contro la prospettiva di morte del Pianeta. Siamo in 25.000, alcuni dicono perfino 30.000.
Sul palco, alimentato dal pubblico, che a turno pedala le 120 biciclette con la dinamo, si susseguono cantanti, studenti, giovani, rappresentanti del Friday for the future di tutta Italia. Voci diverse ma con un unico obiettivo: Salvare il pianeta contro la crisi climatica.

Effetto Greta, cronaca di una giornata per l'ambiente

I giovani che sono in piazza, sono per gran parte minorenni e non possono ancora votare ma chiedono di non essere strumentalizzati dalla politica ma ascoltati, un’altra occasione persa ieri dal governo italiano che, in occasione della visita di Greta al Senato, non ha invitato una rappresentanza del movimento dei giovani. In una giornata piena di sole, di colore e voglia di esserci, il palco dà voce a loro.

I giovani, alcuni dei loro pensieri

“L’ambiente è in pericolo, è troppo chiedere un futuro migliore?”, “La vera sfida è cambiare il modo di pensare di chi ha il potere di agire e non lo fa”, ”I politici devono agire ora, altrimenti si dimettano”, “ il movimento Friday for the future non è un complotto come vogliono fare credere”, “ C’è bisogno di un nuovo modello di industria sostenibile, impatto zero”, “Siamo giovani, ma non per questo non capiamo cosa succede”.

E ancora, “ci hanno detto che siamo un pò ignoranti, non andiamo da nessuna parte dimostriamo il contrario”, “Mancano solo 11 anni, bisogna ascoltare gli scienziati perché il problema esiste”, “Dobbiamo fare qualcosa, devono ascoltarci”, “L’indifferenza sta uccidendo il nostro futuro”, “Prima pensiamo alle persone poi ai guadagni”, “Questa manifestazione non è un gioco”, ”Contro un sistema malato, contro un modello di sviluppo sbagliato”, “Bisogna investire sull’istruzione”, ”vogliamo salvare il pianeta cambiando il sistema”, “Ci hanno rubato il futuro per denaro”, “Le rivoluzioni partono dalle crisi, bisogna partire dalla scuola, dall’educazione, creare consapevolezza”.

Alice, 9 anni, la più giovane attivista del movimento Fridays For Future di Roma, parla in inglese: “Siamo qui per salvare il pianeta” dice con semplicità. Ancora un po’ di musica in attesa di Greta. “Tempo, tempo non c’e più tempo mi muovo adesso altrimenti mi pento, siamo qui perché è il nostro tempo”… è il testo della canzone dei Têtes de Bois.

Greta sul palco

Sono le 13,20 quando Greta sale sul palco accolta da applausi e cori.  “Grazie Roma, grazie Italia. Vi amo tutti”
Il suo discorso: “Ciao Roma, siete tanti, dovete essere orgogliosi. Qui ci sono ragazzi di tutte le età, tanti piccoli e tanti anche intorno ai 20. È una bella età con tutta la vita davanti a noi. Ma il nostro futuro è stato venduto perché poche persone possano fare molti soldi. Quando ci dicono che il cielo è l’unico limite ci dicono una bugia. L’unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno è il futuro. Molti di noi lo capiranno quando sarà troppo tardi. Siamo a un bivio per l’umanità. È ora che dobbiamo scegliere il sentiero da prendere. Siamo qui ora per scegliere e per invitare gli altri a seguire il nostro esempio. È un problema che accomuna tutti i paesi. Ancora non c’è nessun cambiamento concreto in vista. Le emissioni continuano a crescere. Il nostro movimento deve continuare. Non basteranno le settimane o i mesi. Non protestiamo perché gli adulti si facciano i selfie con noi. Noi bambini lo facciamo perché si agisca in concreto. Non siamo noi ad aver causato questa crisi. Ci siamo solo nati in mezzo. E vediamo che le promesse che ci vengono fatte non vengono rispettate. Ma noi continueremo a combattere per il nostro futuro e il nostro pianeta”.

Tutti i giovani del movimento chiedono di andare avanti. Non sono dei “gretini”, hanno le idee chiare e sono pronti a combattere per il loro futuro. Impariamo la lezione e andiamo avanti insieme a loro, perché siamo con Greta e con chiunque voglia fare qualcosa contro il cambiamento climatico, a favore di uno sviluppo economico sostenibile. Appuntamento al 24 maggio per il secondo sciopero globale. Con l’appoggio degli scienziati.

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