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Come ridurre i consumi grazie alla lettura del gas

Come ridurre i consumi grazie alla lettura del gas
Foto @Pixabay

Il consumo di gas quotidiano

Il consumo casalingo di gas naturale permette di portare avanti la quotidianità domestica nei modi più disparati. I vari utilizzi del gas vengono registrati presso il contatore della propria abitazione, il quale ne riporta il consumo al fine di determinare i prezzi delle bollette.

Comunicare la lettura del gas può dunque rivelarsi molto utile per ottenere bollette commisurate in maniera efficace ai nostri consumi e per aggiornare e controllare gli acconti periodici.

Tuttavia, l’utilità di questa attività va ben oltre il risparmio economico; tenendo conto delle letture del gas possiamo renderci pienamente conto del nostro impatto ambientale e operare per migliorarlo!

La salvaguardia ambientale è questione di consapevolezza

Per eliminare gli sprechi e ottimizzare i consumi in modo da impattare meno sull’ambiente, bisogna come prima cosa essere pienamente consapevoli di quanto gas utilizziamo.

Per farlo dobbiamo prendere confidenza col nostro contatore: uno strumento di misurazione che, come tutti gli oggetti di questo tipo, è possibile leggere in modo da definire in maniera precisa i suoi rilevamenti.

Ciò che misura è il consumo di gas che viene effettivamente utilizzato, per tanto, ogni volta che si attiva la caldaia, oppure che si accendono dei fornelli, il contatore rileva quanto di quest’ultimo viene impiegato riportandone l’utilizzo.

Il modo migliore per capire quanto gas utilizziamo è eseguire un’autolettura, ovvero una lettura autonoma del contatore al fine di valutare i valori inerenti ai nostri consumi.
Per eseguirla basta recarsi presso il proprio contatore ed osservare le cifre che vi sono riportate.

Queste sono divise in due parti da una virgola, una a sinistra antecedente alla virgola e una successiva sulla destra, talvolta diverse anche per colore: quelle a sinistra su sfondo nero, quelle a destra su sfondo rosso.

La lettura si basa unicamente sulle cifre di sinistra, le quali se annotate, permettono di seguire con efficacia l’andazzo dei nostri consumi domestici. Riducendo gli sprechi di gas e attivandolo solo quando necessario, potremo facilmente verificare con l’autolettura una netta diminuzione della crescita dei nostri comuni e di conseguenza del nostro impatto ambientale.

Differenze tra i modelli di contatori

Principalmente i contatori sono di due tipi: il contatore gas a membrana e il contatore gas elettronico. Hanno ambedue la stessa funzione, dunque monitorano l’effettivo consumo di gas naturale, tuttavia differiscono per alcuni dettagli che è bene conoscere per tracciare al meglio i propri consumi.

Quello a membrana è ad oggi uno dei maggiormente diffusi in ambito domestico e si regola sfruttando due camere di misura dalle pareti deformabili che si riempiono e svuotano in maniera alternata. Quest’alternanza fa sì che il contatore registri i numeri relativi ai consumi; in caso di autolettura, se uno dei numeri prima della virgola è in posizione intermedia va considerata la metà inferiore.

Il contatore del gas elettronico, invece, esegue una rilevazione dei consumi di gas durante i vari utilizzi mediate degli appositi sensori. I propri consumi si possono leggere sul display analogico di cui è dotato il lettore, sempre prendendo in considerazione i numeri prima della virgola, ovvero quelli nella parte a sinistra.

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