Fabrizio Carbone, giornalista, scrittore e pittore, lancia nelle scuole di tutta Italia un’iniziativa, invitando i bambini dai 4 ai 10 anni ad inviare disegni di alberi senza foglie, come forma di protesta verso i danni del cambiamento climatico e diretta a tutti coloro che dovrebbero garantire un futuro verde e pieno di alberi alle nuove generazioni
Mentre la popolazione mondiale continua a crescere, con stime che prevedono 8 miliardi di persone entro il 2023, con essa aumenta il bisogno di ossigeno, di cui gli alberi sono produttori instancabili.
Una consapevolezza evidente ma non per questo avvertita ed ascoltata. Drammaticamente eclatante è invece che stiamo continuando a perdere i nostri alberi – preziosi alleati non solo per la vita degli esseri umani, ma anche per la sopravvivenza di tutte le specie e la lotta contro il cambiamento climatico – ad una velocità allarmante.
Le foreste tropicali pluviali e temperate perdute nel 2021 hanno superato i 5 milioni di ettari (Dati Unep, Worldwatch Institute, Fao) e la temperatura media nel mondo è aumentata di oltre 1 grado sopra la media rispetto al periodo 1850-1900 (fonte: State of Global Climate 2021).
Occorre agire e per farlo è indispensabile sensibilizzare i più giovani che questo pianeta dovranno vivere in futuro. Da questa premessa il giornalista, scrittore e pittore Fabrizio Carbone ha pensato di dare il via ad un’iniziativa che coinvolge i bambini dai 4 ai 10 anni di tutta la Nazione, ricevendo centinaia di disegni che rappresentano “Alberi senza foglie”.
L’obiettivo è quello di raccontare ai nostri bambini quello che sta succedendo, e dare una forma e una dimensione a ogni albero che muore. Una sorta di protesta, che passa attraverso l’arte, verso tutti coloro che dovrebbero garantire un futuro alle nuove generazioni ma che con le loro azioni sconsiderate e poco lungimiranti stanno, di fatto, negando.
Durante il primo lockdown Fabrizio Carbone aveva già coinvolto bambini della stessa età in un progetto dedicato alla scoperta della natura e degli animali, raccontati in undici lezioni con un massimo di 18 partecipanti, con l’invito di disegnarli insieme e scoprire i loro habitat, la loro storia, le loro peculiarità.
Da queste lezioni a distanza, via Skype, è nato anche un libro: “Lezioni di felicità” (Pandion Edizioni). Sono state proprio queste lezioni a sensibilizzare i bambini verso la natura e le creature che la abitano. Tutto questo raccontato dal “maestro” Fabrizio, che li ha condotti con la fantasia in tutti i luoghi che lui ha conosciuto e in cui ha viaggiato nella sua lunga carriera di giornalista e documentarista, che lo ha portato a realizzare reportage per la Rai in Amazzonia, Costa Rica, Norvegia, Finlandia.
Come lo stesso Carbone spiega, questo nuovo progetto, appena partito, ha un obiettivo molto chiaro: “Da poche settimane centinaia di bimbi da molte parti d’Italia stanno disegnando alberi senza foglie su mio invito. I disegni, spero tanti, li spedirò ai vertici dell’UE: A Ursula Von Der Leyen, al mio ex direttore Paolo Gentiloni, avrei sperato di poterli spedire anche al mio amico ed ex collega Davide Sassoli, ma purtroppo è venuto a mancare. Forse spedirò i disegni via digitale anche al presidente Mattarella”
Chiunque voglia aderire all’iniziativa (classi, maestre, famiglie, presidi) può scrivere una e-mail all’indirizzo: f.carbone@libero.it
LA POESIA DI FABRIZIO CARBONE PER GLI ALBERI
Noi siamo ladri di ossigeno.
Lo rubiamo ovunque possibile.
Ovunque, possibilmente in modo illegale.
Poi ai bimbi spieghiamo la fotosintesi clorofilliana.
L’ossigeno lo rubiamo ogni istante perché tagliamo, bruciamo, razziamo, scartavetriamo alberi di qualsiasi colore, bellezza, età, forma.
E ci vantiamo di essere ladri di futuro, di vita, di bimbi.